
Milan Skriniar
Il giornalista Stefano Agresti interviene alla Gazzetta dello Sport parlando della situazione dell’Inter e di Skriniar.
Queste le colonne del giornalista Stefano Agresti sull’Inter e su Skriniar intervenendo alla Gazzetta dello Sport: “I tifosi dell’Inter e Inzaghi sono inquieti. E hanno ragione di esserlo. Skriniar, per la squadra nerazzurra, non è un calciatore normale: è l’architrave sul quale poggia la difesa. Se si toglie lui, rischia di venire giù tutto. Già in questo precampionato sono affiorati segnali inquietanti: l’Inter ha incassato dieci gol in cinque amichevoli, non è mai riuscita a chiudere una gara con la porta inviolata, l’ha infilata perfino il Lugano.”

Aggiunge il giornalista: “Lo slovacco arriva da un infortunio e ha giocato poco: l’ultima mezz’ora contro il Lione, la prima ora contro il Villarreal. Non è stato impeccabile, ma non può essere in buona condizione: gli occorre un po’ di tempo. Attorno a lui (davanti, dietro, sui fianchi) non hanno invece funzionato troppi meccanismi difensivi.“
Conclude così: “È scattato l’allarme, ma la sensazione è che la retroguardia di Inzaghi possa riacquistare l’antica solidità. A patto che rimanga Skriniar, l’unico insostituibile. Non a caso l’Inter alla fine della scorsa stagione ha pensato di cedere De Vrij o al limite anche Bastoni, mai il muro biondo; poi le offerte vere sono però arrivate per lui e lo scenario è cambiato d’improvviso.“