E’ stata un’estate ricca di colpi di scena per i tifosi dell’Atalanta che aspettano l’esordio in campionato con molti punti di domanda: la Dea sarà la sorpresa del campionato o i tanti stravolgimenti in rosa (e nell’assetto societario) mineranno le certezze di mister Colantuono? La grande sorpresa del mercato atalantino è stato l’acquisto di Giovanni Sartori, lo storico direttore sportivo del Chievo che senza preavviso aveva lasciato i veneti e pochi giorni dopo aveva deciso di affiancare il direttore generale Pierpaolo Marino per orchestrare il mercato bergamasco. Quindi è cominciata la compravendita di giocatori, una vera e propria rivoluzione che ancora pare non sia finita: alla vigilia della partita con l’Hellas Verona all’Atleti Azzurri d’Italia, il presidente Percassi ha infatti ceduto il terzino Davide Brivio proprio agli scaligeri, mentre ha del clamoroso la cessione di Andrea Consigli al Sassuolo.

Il portiere sostituirà l’infortunato Pegolo tra i pali dei neroverdi, ha firmato un quadriennale e percepirà 1,2 milioni netti a stagione; a questo punto per i bergamaschi il dilemma è capire se puntare sul secondo Marco Sportiello o affidare la porta a un estremo difensore più esperto (si fanno i nomi di Gillet e Avramov). E all’orizzonte potrebbe esserci anche la cessione di Giacomo Bonaventura. D’altra parte il mercato in uscita della Dea in questa sessione di trattative e operazioni delle più svariate è stato molto molto corposo: ceduta mezza squadra al Cesena in prestito (Capelli, Cazzola, Giorgi, Marilungo, Nica, Lucchini e Brienza, questi ultimi due a titolo definitivo), i nerazzurri hanno dovuto salutare anche Yepes, Livaja, Colombi, Koné, De Luca e Scozzarella, sostituendo tutti questi giocatori partiti con un nugolo di giovanotti che potrebbero portare in alto, molto in alto, l’Atalanta.

L’esperienza sarà garantita da Biava, svincolato dopo gli anni alla Lazio, che dovrebbe affiancare Guglielmo Stendardo al centro della difesa, mentre sempre in difesa sono stati comprati Dramé del Chievo e Cherubin dal Bologna; poi i giovani, e che giovani: due dei più forti laterali della scorsa Serie B, cioè Zappacosta dall’Avellino e Molina dal Modena, triplo prestito dalla Juve con Boakye (l’anno scorso all’Elche) e i due ex senesi Spinazzola e Rosseti. Dal Cesena poi sono stati tesserati due dei protagonisti della scorsa promozione dei romagnoli: D’Alessandro, scuola Roma, e Gagliardini, classe ’94 in realtà rientrante alla base dopo il prestito al Manuzzi. E per concludere Rolando Bianchi, il vice Denis che torna a Bergamo dopo 10 anni. Insomma, a Colantuono l’onere di plasmare questo gruppo di ragazzi e renderlo una squadra: mina vagante o inaspettato flop, il campo – e gli scampoli di mercato – faranno capire che Atalanta sarà.

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ultimo aggiornamento: 30-08-2014


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