Matteo Ardemagni volente o nolente si è rivelato bomber di grande affidamento, anche se esteticamente non proprio un gioiellino, nelle ultime edizioni della serie cadetta. Ora è giunto il tempo del salto di qualità potenziale per la punta originaria di San Colombano e prelevata ad appena 12 anni dal Milan dove ha fatto tutta la trafila del settore giovanile fino alla Primavera nell’anno in cui allenatore c’era una certo Franco Baresi.

La situazione è questa: l’Atalanta vorrebbe riprovare a lanciarlo in Serie A da proprietaria del cartellino e in qualche modo condizionata dal grande investimento (quasi 10 milioni) operato due estati fa quando lo prelevò dal Cittadella. Colantuono però lo vede ancora come riserva naturale, e senza le stesse garanzie, di German Denis, e con queste premesse Ardemagni non vuole rischiare un anno in sordina con cessione magari a gennaio. Vuole garanzie, vuole giocarsela.

Tutti gli indizi portano a Palermo dove Perinetti e Gennaro Gattuso sarebbero pronti a puntare su di lui al fianco di Dybala (Hernandez si muoverà di certo, ma probabilmente dopo Ferragosto). Sul piatto ci sono 3,5 milioni per la comproprietà e tutto pareva volgere in discesa con l’assenso anche del giocatore per un’ennesima Serie B ma di tutt’altro tenore e visibilità. La percentuale può essere del 70% contro il 90% che era verosimile soltanto 48 ore fa.

Ci sono infatti due inserimenti a sorpresa: il primo è quello dell’Udinese, che all’Atalanta offre Pasquale e soldi, ma soprattutto gli inglesi dello Stoke City, gli stessi che hanno provato mosse senza successo per De Ceglie e Borini. Economicamente il trasferimento in Premier sarebbe il top per Ardemagni, ma per 300.000 euro l’anno al momento Palermo è ancora una soluzione troppo allettante per non essere considerata il trampolino di lancio ideale.

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