
Inter, Chivu perentorio (www.calcioblog.it - X SoccerBytes)
Cristian Chivu in conferenza stampa si è già fatto sentire anche in merito al passato, ecco cosa ha detto di preciso.
L’Inter finalmente ha dato il via alla stagione 2025/26. Dopo un breve ritiro, i nerazzurri si daranno da fare per tornare competitivi su tutti i fronti. Il club allenato da Cristian Chivu non ha vauto una stagione, quella appena termianta, semplice.
Scudetto svanito per un soffio, Supercoppa italiana persa contro il Milan in finale, eliminata in semifinale di Coppa Italia dai rossoneri, persa la finale di Champions League per 5-0 ed estromessa dal Mondiale per Club agli ottavi di finale dalla Fluminense.
Insomma, tanta delusione e amarezza per una squadra che vuole rilanciarsi al vertice del campionato italiano e di quello europeo già nelle prossime settimane. In ogni caso, tornando al passato, proprio Chivu ha voluto dire la sua in merito a questioni passate ridondanti che sono tornate però in auge ultimamente: scopriamo di cosa si tratta.
Cristian Chivu senza giri di parole: lo ha detto in conferenza stampa
Cristian Chivu, in conferenza stampa, non ha utilizzato giri di parole per definire uno dei temi della nuova stagione, ovvero quello che deve caratterizzare nel quadrato di gioco la sua Inter. Ebbene, a riguardo ha cercato di essere il più preciso possibile: “La differenza la fanno i giocatori. L’allenatore trasmette le idee, ma la cosa più importante è quello che il giocatore sa dare in campo. Mai visto un allenatore bravo senza giocatori forti”.

Un concetto che Chivu vuole far passare in cavalleria, probabilemnte come messaggio chiaro nei confronti della società per lavorare in un certo modo nell’attuale sessione di calciomercato, ma anche per far comprendere a tifosi e addetti ai lavori che non basta un solo uomo per vincere nel calcio. Ci vogliono allenatore, staff, giocatori titolari e riserve. C’è bisogno di tutti quanti, specialmente dopo le delusioni accumulate nel corso della passata ananta dall’Inter.
In effetti, per quanto Simone Inzaghi abbia dimostrato di essere un allenatore di altissimo livello, se tutto non procede verso la giusta direzione, è anche complciato poter parlare di potenziali trofei. In ogni caso, al momento non deve essere la preoccupazione principale di Chivu e di chi lavorerà con lui dentro e fuori dal campo; adesso quel che conta è lavorare con serietà e umiltà per riportare il Biscione nel posto in cui merita di stare. Dimenticare partite come quella che ha portato alla brucinate sconfitta contro il Psg è difficile, ma l’Inter può e deve andare avanti.