
Dimissioni accettate, terremoto Juventus: cosa succede - Calcioblog.it (screen Youtube)
Per la Juventus, la prossima finestra estiva non sarà una semplice sessione di mercato, ma una vera e propria rifondazione strutturale.
I bianconeri si preparano ad affrontare settimane cruciali che porteranno a decisioni profonde sia dal punto di vista tecnico che dirigenziale. La stagione 2024/2025, infatti, ha lasciato strascichi pesanti: i risultati sono stati altalenanti e non all’altezza della storia del club, la rosa ha mostrato evidenti limiti e lo spogliatoio è parso spesso sfilacciato. Uno dei primi nodi da sciogliere riguarda la panchina. Igor Tudor, subentrato a stagione in corso, ha cercato di dare un’identità alla squadra, ma il rendimento complessivo non ha convinto pienamente. La sua permanenza resta in forte dubbio e la società valuta diversi profili per dare il via a un nuovo ciclo tecnico.
Anche sul piano del mercato giocatori si prevedono scelte drastiche. Il futuro di Dušan Vlahović è ancora in bilico: l’Atlético Madrid è alla finestra, pronto a sfruttare eventuali aperture da Torino. In uscita, però, non ci sarà solo il centravanti serbo. Diversi elementi della rosa sono considerati sacrificabili per fare spazio a innesti più funzionali e abbassare il monte ingaggi. Cristiano Giuntoli, responsabile dell’area sportiva, ha il compito di ricostruire una squadra competitiva partendo da fondamenta nuove. Il progetto non si limiterà all’area tecnica: è in atto anche un profondo rinnovamento dell’assetto dirigenziale, come dimostrano le ultime novità.
Francesco Calvo si dimette: futuro in Premier
A dare un segnale forte dell’imminente rivoluzione in corso è stata la notizia delle dimissioni di Francesco Calvo. Il dirigente, che ricopriva il ruolo di Managing Director Revenue & Football Development, ha ufficializzato la decisione di lasciare il club a fine stagione, come riportato da Telelombardia. Calvo, figura chiave nell’organigramma juventino, era tornato a Torino nel 2022, dopo una prima esperienza dal 2011 al 2014. In poco più di due anni ha ricoperto incarichi di grande responsabilità, tra cui quelli di Chief of Staff e Chief Football Officer, affiancando la dirigenza nella delicata fase post-Agnelli. La sua uscita segna una svolta anche sotto il profilo gestionale.

Secondo le indiscrezioni, Calvo sarebbe pronto a trasferirsi in Premier League, dove l’Aston Villa lo accoglierebbe nella propria struttura manageriale. Un’opzione che conferma quanto il suo profilo sia apprezzato anche a livello internazionale. Per la Juventus si tratta di un’uscita pesante, perché Calvo rappresentava un punto di equilibrio tra le diverse anime societarie: quella commerciale, quella sportiva e quella istituzionale. Ora toccherà a Giuntoli e all’amministratore delegato Maurizio Scanavino prendere in mano le redini e tracciare un nuovo percorso. Le dimissioni di Calvo sono solo l’inizio: la nuova Juventus, ancora tutta da costruire, prenderà forma nei prossimi mesi.