La testimonianza del Club Napoli Milano Partenopea

Continuano ad emergere nuovi dettagli sulla sparatoria di Tor di Quinto. Napolisoccer.NET ha contattato ed intervistato Lino Palma, presidente del Club Napoli Milano Partenopea. Il pullman dove viaggiava è transitato proprio in quella zona, al momento dell’agguato. Pare che l’autore (o gli autori) della sparatoria abbiano dapprima attaccato brutalmente il mezzo su cui viaggiavano i componenti del Napoli Club che si stavano dirigendo allo stadio Olimpico. Ecco un estratto dell’intervista:

“Davanti ai finestrini notiamo una persona molto grassa agitare e accendere quello che ci era apparso un bengala. Dopo averlo lanciato, lo stesso è caduto a pochi centimetri dal nostro pullman, emettendo un tremendo botto che ci ha fatto saltare dallo spavento. Con noi c’erano anche donne e dei bambini: non vi racconto lo shock. Notiamo poi che il tipo, col gesto del dito medio provoca i gruppi di tifosi che passavano al momento e un secondo lancio di materiale esplosivo si ripete. A quel punto un gruppo di tifosi si è avvicinato e il tipo è fuggito all’intero del Ciak Village, seguito da altri supporters del Napoli. I ragazzi tifosi del Napoli sono stati bersagliati da bombe carta che sono scoppiate tutte insieme, si è alzata un cortina di fumogeni, per non far capire e vedere nulla di quello che stava accadendo, frastornando anche l’esca romanista che cade a terra e viene colpito da qualche pugno e calcio dei tifosi azzurri furiosi per l’imboscata. In mezzo al fumo, poi si sentono 2-3 colpi secchi (colpi di pistola credo): ragazzi che rincorrono la probabile esca escono di corsa fuori portando un loro amico, Ciro Esposito, ricoperto di sangue e con lo sguardo perso nel vuoto. Erano 10 i tifosi del Napoli che sono venuti per aiutare noi. Devo ringraziare quei ragazzi; se non c’erano loro ci avrebbero ammazzato e non ero qui. Se non arrivavano quei ragazzi, gli ultras romanisti avrebbero continuato a lanciare bombe, li devo solo ringraziare”.

I risultati dell’esame stub di Daniele De Santis

Ore 16.15 – La Questura di Roma ha emesso un comunicato ufficiale per fornire la giusta interpretazione dei risultati dell’esame del guanto di paraffina al quale è stato sottoposto Daniele De Santis. La Questura ci ha tenuto a precisare che le particelle di polvere di sparo rinvenute sulla mano dell’ultrà romanista sono comunque “consistenti”, in quantità coerente con l’utilizzo di un’arma da fuoco. Le tracce di polvere da sparo possono anche provenire dall’esplosione di ‘fuochi pirotecnici’, bombe carta in questo caso, sicuramente esplose in un primo momento nell’agguato. Non è esclusa quindi l’ipotesi che De Santis abbia fatto esplodere bombe carta e successivamente anche sparato a Ciro Esposito.

Su De Santis, che fino ad ora ha sempre negato di aver sparato, pesano in ogni caso anche le testimonianze di chi era presente sul luogo del misfatto, ed anche alcuni video che sono al momento al vaglio degli inquirenti. In buona sostanza l’esame del guanto di paraffina non ha regalato certezze assolute, ma non ha scagionato l’ultrà romanista attualmente indagato per tentato omicidio ai danni del tifoso azzurro Ciro Esposito. Questo il comunicato della Questura:

In riferimento agli accertamenti disposti dall’autorità giudiziaria, la Questura comunica che l’esame preliminare e parziale, in quanto limitato al tampone effettuato dalla Polizia Scientifica sulla mano destra del Daniele De Santis e trasmesso all’autorità giudiziaria, ha consentito di rilevare la presenza di particelle ritenute “consistenti”, ovvero che “possono provenire dall’esplosione di un colpo d’arma da fuoco” ma anche da altre fonti (ad esempio fuochi pirotecnici).
Questo giudizio di sostanziale compatibilità si integra con la ricostruzione dell’evento ricavata dagli esami testimoniali e dalla visione di alcuni video registrati nella circostanza.
La Polizia Scientifica sta completando gli accertamenti, estendendoli ai tamponi effettuati sull’altra mano e sugli indumenti dell’indagato nonché su altre tracce rilevate sulla scena del crimine, tra le quali l’arma, i bossoli ed il colpo inesploso.

Roma 6 maggio 2014.

6 Maggio 2014, ore 12.53: – Negativo l’esame dello stub: Daniele De Santis non sarebbe dunque l’autore dello sparo che ha ferito gravemente il tifoso del Napoli, Ciro Esposito. Gli investigatori hanno effettuato il test sulle mani dell’ultrà romanista, la risposta è poi arrivata dalla polizia scientifica ed è stata comunicata al pm Antonio Di Maio. De Santis ha sempre negato di aver sparato, ma resta comunque indagato per tentato omicidio, alla luce di altri elementi in mano agli inquirenti, tra cui le testimonianze. L’udienza davanti al gip, che dovrà decidere sulla convalida dell’arresto, è prevista per domani.

De Santis non era solo nel momento dell’aggressione

L’informativa inviata dalla Digos alla Procura di Roma comprende la testimonianza di tre persone che avrebbero assistito al lancio di bombe carta e alla sparatoria compiuta da Daniele De Santis nei confronti del gruppo di tifosi napoletani che lo aveva aggredito. De Santis non era solo secondo il racconto di un supertestimone, un supporter del Napoli, ritenuto attendibile. In alcune immagini in mano alla scientifica compaiono almeno uomini con dei caschi neri integrali in viale di Tor di Quinto, venuti presumibilmente a dare man forte al De Santis, e poi fuggiti quando gli ultras del Napoli, incappucciati e armati di spranghe, hanno reagito dopo gli spari.

Il nuovo video dell’agguato ai tifosi del Napoli

Il Mattino ha pubblicato un nuovo video shock sull’agguato ai tifosi napoletani che sabato scorso si stavano recando allo Stadio Olimpico. La sequenza di immagini è stata registrata dall’interno di uno dei pullman incolonnati che hanno subito l’aggressione da parte di un gruppo di sconosciuti, dei quali faceva parte Daniele De Santis detto Gastone, ultrà romanista posto in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio ai danni di Ciro Esposito.

Queste immagini testimonierebbe la reazione degli ultrà napoletani all’aggressione ai pullman dei tifosi, alla quale è seguita l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco che si possono sentire nitidamente nei secondi finali del video. Secondo le persone che hanno inviato questo filamto alla redazione de ‘Il Mattino’, Ciro Esposito sarebbe intervenuto insieme ad altri dopo l’aggressione con petardi e fumogeni del gruppetto degli ultrà romanisti. Proprio questa reazione violenta avrebbe causato la messa in stato di arresto dello stesso Esposito.

Arrestato Ultrà romanista responsabile dell’agguato ai napoletani

13.30: prime notizie confortanti sullo stato di salute del giovane ferito. Ciro Esposito, stando alle parole dei parenti che vegliano su di lui al Policlinico Gemelli si sarebbe risvegliato dopo il secondo intervento chirurgico eseguito per ridurre i danni riportati a causa del colpo di pistola che l’ha raggiunto al petto. Non resta che attendere le prossime ore.

11.50: mentre si attendono aggiornamenti sulle condizioni di salute del giovane tifoso Ciro Esposito, i suoi familiari hanno parlato con la stampa per fare un po’ di chiarezza sulle tante notizie che in queste ore stanno riempiendo le pagine dei quotidiani nazionali:

Si è trattato di un vero agguato. Mio nipote è una persona onesta, lavora in un autolavaggio a Scampia, un’attività del tutto in regola. Lui è arrivato a Roma con altri tifosi a bordo di due auto. Dopo aver parcheggiato sono scesi per andare allo stadio quando sono stati aggrediti da quest’uomo armato, che sembrava un naziskin. Aveva anche un tatuaggio con la scritta “Spqr”.

A parlare sono i due zii della vittima, Francesco e Giuseppe Esposito, che si trovano al Policlinico Gemelli per stare vicino al nipote, nello stesso ospedale in cui è ricoverato anche l’aggressore Daniele De Santis, ora in stato d’arresto.

Sono state dette un sacco di sciocchezze su mio nipote che è un ragazzo onesto e lavoratore. Solo perchè abita e lavora a Scampia. […] Lo hanno soccorso con un’ora e mezza di ritardo, la pallottola lo ha raggiunto alla quinta vertebra e la situazione è davvero grave. Noi possiamo sperare solo in un miracolo.

E, ancora

Ciro non ha niente a che fare con questi delinquenti. Però vogliamo precisare una cosa per amore della verità. Proprio questo Genny ‘ a carogna è stato il primo a dare soccorso a Ciro.

10.50: restano gravissime le condizioni del tifoso Ciro Esposito, ora ricoverato in rianimazione al Policlinico Gemelli. Il proiettile che gli aveva perforato il polmone fermandosi alla colonna vertebrale è stato estratto, ma la situazione resta disperata. Le prossime 24 ore, lo riferiscono fonti mediche, saranno determinanti.

9.50: dopo tutti gli accertamenti del caso, le forze dell’ordine hanno arrestato oggi Daniele De Santis, 48 anni, l’ultrà romanista ritenuto responsabile del ferimento di tre tifosi napoletani. Sarebbe stato lui, secondo l’ultima ricostruzione, a lanciare i fumogeni contro i tifosi e, davanti alla loro reazione violenta, a esplodere sette colpi di pistola.

L’uomo, titolare di un chiosco a due passi dal luogo della violenta rissa, è accusato di tentato omicidio. Ciro Esposito, il più grave tra i feriti, è stato sottoposto a un intervento chirurgico e trasferito in nottata al Policlinico Gemelli: le sue condizioni restano gravi, un proiettile si è fermato a pochi millimetri dalla colonna vertebrale.

4/05/2014, ore 3.00 – Nuovi, importanti, sviluppi in merito alla drammatica vicenda che ha preceduto la finale di Coppa Itala tra Fiorentina e Napoli. Ciro Esposito, 27 anni, è in fin di vita per la ferita da arma da fuoco al torace, altri nove sarebbero i feriti. Gli inquirenti hanno interrogato Daniele De Santis, conosciuto come “Gastone”, proprietario del chiosco di Tor di Quinto nei pressi del quale è avvenuta la sparatoria. Repubblica.it riporta la versione di alcuni testimoni oculari che riferiscono di un raptus di follia del De Santis:

“Abbiamo visto questo ragazzo enorme, grassissimo e pelato. Era ubriaco, barcollava, ma urlava come un pazzo “vi ammazzo tutti, vi ammazzo tutti. Non sappiamo dire quanti colpi abbiamo sentito sparare (sul posto la Digos ha repertato sei bossoli) perché in quel momento tra fumogeni e bombe carta e grida non si capiva più niente. Né possiamo dire che sia stato lui. Sappiamo solo che dopo pochi minuti l’abbiamo visto tornare di corsa, terrorizzato”.

Daniele De Santis è stato interrogato in ospedale in relazione al ferimento di tre tifosi del Napoli. E’ attualmente ricoverato al Gemelli con una gamba rotta. L’uomo fu coinvolto anche in una vicenda giudiziaria, poi prescritta, sulla sospensione del famigerato derby tra Lazio e Roma del 21 marzo 2004. Fu uno dei tifosi che scavalcarono per invitare i giocatori a non disputare la partita per la notizia, poi rivelatasi falsa, del bambino ucciso dalla polizia. Altre testimonianze:

“Dopo un po’ abbiamo visto De Santis che tornava di corsa. Continuava a inveire contro i napoletani, e quelli lo inseguivano urlando, saranno stati una ventina. L’hanno raggiunto, l’hanno sopraffatto e l’hanno riempito di botte. Se ne sono andati quando hanno visto che era a terra e non si muoveva più”.

Fiorentina-Napoli | Agguato in zona Tor di Quinto

22:30 – In base alle ultime indiscrezioni che scrive il Messaggero a sparare sarebbe stato un tifoso romanista legato in passato agli ultrà di destra. Secondo la ricostruzione del quotidiano romano, molto più dettagliata di quanto letto e ascoltato fino ad ora, tutto sarebbe nato da un pestaggio compiuto da tifosi napoletani contro un ultras della Roma riconosciuto dai tatuaggi. La rissa sarebbe avvenuta all’interno del Ciak Village Roma, una discoteca in viale di Tor di Quinto. Lo sparatore, amico del tifoso accerchiato dagli ultras azzurri, avrebbe quindi estratto la pistola facendo fuoco.

Il ferito più grave ha 30 anni ed è stato colpito da un proiettile alla colonna vertebrale. Il giovane, ricoverato all’ospedale Villa San Pietro, è stato rianimato, stabilizzato e drenato. La situazione è definita dai medici «stabile, ma critica». All’ospedale Villa San Pietro si trova ricoverato anche un altro tifoso del Napoli, di 43 anni, ferito alla mano destra. Il terzo supporter partenopeo, 32 anni, ferito da colpo di arma da fuoco a braccio e polso, è ricoverato al Santo Spirito.

21:45 – Nonostante il clima surreale, è appena iniziata la finale di Coppa Italia all’Olimpico di Roma (Qui la diretta). Continueremo comunque a tenervi aggiornati in caso di ulteriori novità sull’agguato che ha preceduto il match facendo slittare il calcio d’inizio.

21:30 – Intanto gli ultras hanno annunciato che seguiranno la partita in silenzio, senza supportare le due squadre.

21:28 – Questo il comunicato della Questura diffuso circa mezzora fa:

Poco prima dell’inizio della partita, valevole per la finale di Coppa Italia TIM Cup 2014, 3 persone sono state soccorse dalla polizia dopo essere rimaste ferite nei pressi dello Stadio Olimpico.
2 sono state trasportate all’ospedale Villa San Pietro, si tratta di un ragazzo di 30 anni, ferito al torace, in codice rosso ed un uomo di 43 anni, colpito alla mano destra, entrambi attinti da colpi d’arma da fuoco.
Una terza persona, di 32 anni, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santo Spirito con ferite da colpi d’arma da fuoco ad un braccio e ad una mano.
È stata recuperata una pistola presumibilmente usata per i ferimenti.
Gli investigatori stanno provvedendo ad ascoltare alcuni testimoni.
Al momento il triplice evento non sembra essere collegato a scontri tra tifosi, ma avrebbe cause occasionali.

Roma 3 maggio 2014

21:25 – Secondo la Questura sarebbe stata una sola la persona a sparare. Anche la Questura parla di un “agguato” estraneo al mondo del calcio.

21:21 – Sarebbe stata ritrovata la pistola che ha sparato. Pare siano in corso degli interrogatori. Tra poco verrà letto allo Stadio un comunicato ufficiale del Prefetto di Roma.

21:17 – Cambia nuovamente la versione. L’agguato sarebbe stato organizzato e realizzato da soggetti estranei al mondo del calcio, che avrebbero approfittato della situazione per un regolamento di conti. Noi stiamo riportando tutto quello che viene riferito, ma è davvero difficile ricostruire la situazione.

21:11 – La Rai adesso sta sostenendo che il tifoso ricoverato in codice rosso non sarebbe più in pericolo di vita. L’agguato ai tifosi del Napoli sarebbe stato organizzato da ultras di un’altra squadra, non della Fiorentina. Si parla di ultras romanisti. La partita si dovrebbe giocare.

21:03 – Continuano a rincorrersi voci discordanti. Secondo quanto riferisce la Rai, la Questura insisterebbe nel sostenere che gli spari, ed i conseguenti ferimenti, riguarderebbero un episodio di “criminalità organizzata” che ha coinvolto loro malgrado i tifosi. Sarebbero 4 i tifosi ricoverati, tra i quali uno in codice rosso, in gravissime condizioni. Intanto la partita non è ancora iniziata e c’è grande incertezza sul da farsi. Fortissima la tensione sugli spalti.

20:45 – Comunicazione della QUESTURA: TRIPLICE FERIMENTO PER CAUSE OCCASIONALI NESSUN COLLEGAMENTO A SCONTRI TRA TIFOSI.

Cattura

20:40 – Due versioni discordanti tra diverse agenzie di stampa: una parla di tifoso in pericolo di vita, l’altra di nessun tifoso in pericolo di vita

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20:18 – Pietro Grasso, Presidente del Senato che si sta dirigendo allo Stadio Olimpico: “Non sono tifosi, ma delinquenti”

20:10 – C’è ancora confusione sui numeri dei feriti e sul possibile ferimento dell’agente, attendiamo ulteriori notizie più chiare

20:00 – Le Forze dell’Ordine pare abbiano ritrovato un’arma nei pressi della zona degli scontri, ma si attendono conferme

19:53 – Non ci sarebbe nessun agente ferito secondo l’ultimo dispaccio di agenzia dell’Adnkronos. I tifosi feriti, invece, sono tre: uno ricoverato in codice rosso, due in codice giallo. La situazione è tornata alla normalità all’esterno dell’impianto

19:49 – Uno dei tre tifosi è stato raggiunto da alcuni proiettili alla braccia, ma non è in pericolo di vita. Da valutare le condizioni dell’altro tifoso ferito e dell’agente di polizia

19:45 – La situazione sembra più tranquilla in questi ultimi minuti anche perché i tifosi delle due squadre cominciano a riempire lo Stadio Olimpico

19:32 – Le notizie arrivano ancora frammentarie: sarebbero due i tifosi feriti, uno ricoverato in codice rosso, l’altro in codice giallo, più un agente delle Forze dell’ordine.
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19:20 – Un tifoso napoletano è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco nei pressi dello stadio Olimpico, dove tra un’ora si gioca la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Tafferugli sono avvenuti a Tor di Quinto e il giovane è stato trasportato al Villa San Pietro. Secondo le prime informazioni, l’uomo si trova in gravi condizioni. Alcuni tifosi hanno lanciato bottiglie e oggetti contro le forze dell’ordine, nei pressi di Ponte Milvio. Scontri sedati dalla forze dell’ordine anche sul Lungotevere, sotto ponte Duca d’Aosta dove due fazioni si sono fronteggiate, con brevi tafferugli. Nello stesso luogo è rimasto ferito anche un agente di polizia ad una mano da un colpo di pistola.

seguono aggiornamenti

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ultimo aggiornamento: 07-05-2014


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