
FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 06: Antonio Cassano and Simone Pepe of Italy during Italy Training Session ahead of their UEFA EURO 2010 qualifying match Faroe Islands at Artemio Franchi stadium on September 6, 2010 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Sinisa Mihajlovic è stato due volte chiaro. Prima in estate: “Resto in blucerchiato perché mi sento libero di poter scegliere”. Quindi pochi giorni fa: “Qui non si muove niente senza la mia autorizzazione”. Ed ecco che allora si era pensato a un possibile problema in più per il passaggio di Manolo Gabbiani al Napoli. Una questione da aggiungere a una trattativa più complessa di ciò che viene raccontato: prima cosa il duplice binario affrontato dal direttore sportivo partenopeo Bigon che deve comunque mettersi d’accordo con due interlocutori (Juventus e Sampdoria che detengono il 50% del cartellino).
Più semplice il discorso con il giocatore bergamasco per quanto riguarda l’ingaggio (si parla di 1,8 milioni netti all’anno per 4 anni con cessione dei diritti d’immagine a De Laurentiis) considerato anche che è lo stesso Gabbiadini che spinge per andare via senza attendere a maggio la risoluzione della compartecipazione in extremis, condizione che rischierebbe di mettere il calciatore in condizioni forzate e magari anche poco gradite (va ricordato che Gabbiadini non è rimasto a Genova così volentieri).
E invece cosa succede? Che proprio in queste ore è arrivato il consenso di Mihajlovic alla cessione dell’attaccante. Una notizia che non coglie di sorpresa se si pensa che il serbo è un tecnico talmente realista da firmare fin qui in carriera soltanto accordi annuali con tutti i club per i quali ha lavorato. Il realismo sta nell’assecondare la volontà del giocatore e nel comprendere che con Ferrero è inutile andare allo scontro. Anche perché il destino tra Mihajlovic e i colori blucerchiati scrive di una certa separazione a giugno.
In assenza di una progettualità chiara, da entrambe le parti, si cerca dunque di monetizzare e ottenere il massimo da qui alla fine. Anche trovando un degno sostituto a Gabbiadini. Ferrero, si sa, pensa a Cassano che spinge per un ritorno a gennaio, l’allenatore punterebbe invece sul prestito semestrale di Giovinco dalla Juventus. C’è però una soluzione alternativa che potrebbe parzialmente accontentare tutti, anche la Juventus: Cassano e Pepe per Mihajlovic, se il tornante bianconero cederà alle pressioni del suo club per un prestito fino a scadenza contrattuale.