Nomen omen. Gaetano Monachello poteva presagire un futuro nel Principato di Monaco soltanto fantasticando sul suo cognome, mai in realtà poteva immaginare che il suo viaggio partito da Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, poteva fare tappa un giorno sulla Costa Azzurra. Classe ’94, prima punta agile e letale, Monachello lascia la Sicilia a 12 anni e compie il primo salto nel buio della sua carriera: giovanili dell’Inter, prima i Giovanissimi, quindi gli Allievi, alla fine il suo nome viene inserito in una maxi-operazione di scambio giovani col Parma: con la maglia della squadra giovanile dei ducali si mette in evidenza sia al Torneo di Viareggio, sia nei meno prestigiosi Torneo Arco di Trento e Memorial Valentin Granatkin.

Sembra l’inizio di un percorso come tanti, poi però arriva la chiamata di un club ucraino (tramite il suo procuratore, molto attivo, Dimitri Seluk, lo stesso che cura gli interessi ad esempio di Yaya Tourè), più precisamente del Tavriya Simferopol e Gaetano decide di accettare. In realtà due settimane dopo sposa la causa del Metalurg Donetsk, dove gioca alla spicciolata e conosce i rigori del freddo più assoluto. Lassù Monachello non convince, Seluk allora lo piazza all’Olympiakos Nicosia, nell’A Kategoria cipriota, terza squadra per blasone di Nicosia dai colori neroverdi e dal passato abbastanza importante (in bacheca anche tre titoli nazionali).

Sull’isola, condizione geografica a lui congeniale, Gaetano trova una maglia da titolare e instaura uno speciale rapporto sia con i tifosi che con i gol: prime quattro partite e cinque reti, alla fine chiuderà la sua mezza stagione a Cipro con sette gol in tredici presenze. E’ noto il legame instauratosi negli ultimi anni tra l’oligarchia russa e le banche cipriote, forse anche per questo le sue prestazioni nel bel mezzo del Mediterraneo vengono notate da uno scout del Monaco, squadra di proprietà del ricchissimo russo Dmitry Rybolovlev. Prima ancora che venga ufficializzato l’acquisto di Radamel Falcao, la compagine francese ha contrattualizzato Monachello (per due anni più opzione per il terzo), le intenzioni del ds Riccardo Pecini sono quelle di aggregarlo sin da subito alla prima squadra.

Come ovvio Monachello è raggiante, come si evince dalla sua intervista rilascia a tuttomercatoweb:

“La società sta costruendo una grandissima squadra e per me sarà una grande emozione dividere lo spogliatoio con campioni come Falcao. Anche solo allenarmi con lui mi sembra una cosa incredibile. Ranieri? Ancora non ho avuto modo di parlare con il mister perché la squadra è in ritiro in vista dell’ultima giornata di Ligue2 ma sarà un onore lavorare con lui. Sarà una cosa bellissima lavorare con tanti italiani come il mister, Andrea Raggi e il ds Riccardo Pecini. Spero che tutti mi aiutino a crescere tanto”

Lo ha contattato anche calcionews24, a cui ha aggiunto:

“Qualche mese fa non mi sarei mai aspettato questo salto di qualità enorme. Però è da tempo che venivano a vedermi, ma nella mia testa pensavo che sarebbe stato impossibile andare a giocare li. L’esperienza a Nicosia? Positiva, ovviamente. I tifosi vogliono salutarmi, domenica sarò li per congedarmi da loro. Ho giocato praticamente sempre, sono cresciuto tanto come uomo e come calciatore. Il mio obiettivo adesso? Quello di esordire, sperando di segnare. E’ il mio sogno e devo lavorarci”.

Senza dimenticare Inter e Parma:

“Se il futuro vorrà tornerò in Italia. Ma se devo “costringermi” oggi, non lo farei. L’Inter è stata la squadra che mi ha permesso di affacciarmi tra i professionisti e sarò sempre grato a loro. Mi hanno fatto conoscere la Nazionale. Anche a Parma hanno puntato su di me, nonostante fossi fuoriquota e per fortuna anche li ho dimostrato quello che valgo”.

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