Colpo di scena al Sion, la formazione in cui milita Gennaro Gattuso. Tramite un comunicato stampa il Sion ha reso ufficiale una decisione chiara ma alquanto insolita, ovvero quella di mantenere l’allenatore al suo posto, affidando però la gestione dello spogliatoio a Gennaro Gattuso. Il vulcanico presidente del club elvetico, Christian Constantin, ha proceduto all’ennesimo esonero di un allenatore:

Dopo la disastrosa performance messa in campo dall’FC Sion nella sfida giocata contro il Thun, anche a causa dell’evidente mancanza di coinvolgimento da parte della squadra, la direzione del club ha deciso di mettere i giocatori davanti alle proprie responsabilità. Per fare ciò, da oggi e fino a nuovo avviso, saranno i giocatori stessi a gestire le loro attività. La direzione lascia la responsabilità gerarchica del gruppo nelle mani del capitano Gennaro Gattuso. Victor Munoz fa nel frattempo un passo indietro. Con tale decisione e con queste misure imposte, la direzione del club intende migliorare rapidamente le prestazioni della squadra e la presa di responsabilità da parte degli attori principali delle loro azioni, che non corrispondevano più alle ambizioni del club“,

recita la nota ufficiale della società.

In sostanza la dirigenza ha deciso di «mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità». Saranno gli stessi atleti, quindi, a gestirsi, «sotto la responsabilità gerarchica del loro capitano». Gattuso diventerà la guida del gruppo e a 35 anni (compiuti a gennaio) potrebbe trasformarsi in allenatore-giocatore. A fare un passo indietro, invece, è l’ormai ex allenatore, Victor Muñoz. Ieri il Sion ha rimediato una pesantissima sconfitta sul campo del Thun perdendo 4-0. Il nuovo ruolo di Gattuso sarebbe non molto dissimile dall’incarico di Gianluca Vialli ai tempi del Chelsea.

Si realizza, dunque, il sogno dell’ex centrocampista del Milan. Qualche mese fa Gattuso dichiarò alla stampa svizzera quale sarebbe stato il suo principale obiettivo una volta appese le scarpe da calciatore al chiodo. Ecco le parole che pronunciò, raccolte da ‘Ticinoonline’:

“Quando si cambia tanto è sempre una sconfitta. I giocatori non devono cercare alibi, ma prendersi le responsabilità. Qui in Svizzera ho trovato un campionato veloce, dove si corre parecchio. Ritorno al Milan? Non abbandono di certo la barca, ho preso un impegno con i dirigenti del Sion. Spero di poter aprire qui un ciclo. Non ho nostalgia di casa, la Svizzera ha un’elevata qualità della vita. Fare l’allenatore è un mio obiettivo, in futuro. Non sono venuto qui per fare l’allenatore. Spero prima o poi di poterlo fare.

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