La Juventus ristabilisce gli otto punti di distanza con la Roma superando il Livorno nel posticipo della trentaduesima giornata. Sta entrando nel vivo la stagione dei bianconeri che giovedì ospiteranno il Lione nel ritorno dei quarti di finale di Europa League. Una partita in cui partiranno dall’importante vantaggio del gol che Bonucci ha segnato allo Stade de Gerland. In campionato la squadra di Conte, dopo la “paura” di Napoli, ha ripreso a marciare verso lo scudetto e nel prossimo turno affronterà un avversario non semplicissimo come l’Udinese (la Roma ospiterà l’Atalanta all’Olimpico). Di Llorente i gol che hanno permesso alla Vecchia Signora di battere il Livorno: lo spagnolo ha raggiunto quota 13 in Serie A, non male per un attaccante che è stato anche criticato all’inizio del campionato. Il Livorno resta a quota 25 punti, a due punti dall’attuale quota salvezza occupata dal Bologna quartultimo: il prossimo impegno è da brividi, al Picchi arriverà il Chievo per il primo spareggio salvezza.

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Numeri e curiosità dopo Juventus-Livorno 2-0 – I bianconeri hanno utilizzato solo 24 giocatori in questa Serie A, meno di ogni altra squadra. Il Livorno ha perso 12 delle 16 trasferte stagionali e ha subito gol in 15 di queste gare. La Juventus ha ottenuto 16 vittorie su 16 in casa nel campionato in corso: ha eguagliato il record di successi consecutivi in casa in una singola stagione di Serie A, appartenente al Torino (16, stagione 1947/48). Il Livorno subisce gol da 21 partite partite di campionato di fila (attualmente peggior striscia in Serie A). Il Livorno non batte la Juventus in Serie A dal gennaio 1942: 13 successi bianconeri e cinque pareggi da allora.

Le parole di Conte a fine partita:

“Chi veste la maglia della Juve è abituato a vivere sotto pressione. Il campionato non è chiuso, noi e la Roma stiamo facendo cose straordinarie, il duello lo vincerà chi alla fine meriterà di più. E’ un campionato bello e avvincente: adesso che stiamo vedendo il traguardo ci servirà sempre più l’appoggio del nostro tifo. Non è chiuso niente, mancano sei match e dovremo essere bravi a continuare così. Ora che il traguardo incomincia a intravedersi dovremo dare tutti il massimo, compreso i tifosi a cui chiedo di trasformare lo Stadium in una bolgia ancora più impressionante di quanto non lo sia stato sinora. Questo ci servirà perché combattiamo con una Roma che sta facendo grande cose, che è stata bravissima a recuperare qualche punto e che lotterà sino alla fine. Quando sono arrivato il presidente mi ha chiesto lo scudetto in tre anni, direi che ci siamo portati un po’ avanti: ma è chiaro che questo resta ancora il nostro traguardo. In Europa abbiamo iniziato un percorso, noi non eravamo stati costruiti per vincere la Champions ma per parteciparvi: ora siamo in Europa League e ovviamente puntiamo ad andare il più in là possibile. Ma, ribadisco, questo in Europa è un percorso appena iniziato: ho sentito delle castronerie e ci tenevo a ribadire questo concetto”.

E quelle di Di Carlo del Livorno:

“Con il Chievo è uno scontro diretto che dobbiamo vincere. Loro giocheranno di ripartenze e daranno fastidio. Ci vorrà tanta intensità, per questo chiamo a raccolta anche i tifosi. Dobbiamo arrivare nel modo giusto alla partita per fare l’impresa, noi non vogliamo mollare niente. Stiamo cercando di migliorare nell’avere continuità per 90 minuti, siamo giovani e certi errori capitano. Mancano sei gare e miglioreremo anche sotto questo aspetto. Siamo partiti con lo spirito giusto, abbiamo avuto diverse occasioni e devo dire che almeno inizialmente la squadra mi è piaciuta molto almeno negli equilibri tattici, poi certo, bisogna fare i conti con la Juventus: Llorente è un grande giocatore e ha fatto una grande giocata, il suo secondo gol ha fatto la differenza. Siamo però rimasti in gara, non perdendo gli equilibri altrimenti avremmo preso l’imbarcata. Paulinho l’ho tenuto in panchina perché temevo si infortunasse. Penso però che il Livorno abbia una rosa all’altezza della situazione, ci sono Emeghara e Siligardi, ma anche Duncan ha fatto bene. E nessuno ricorda mai i nostri tanti infortunati, puntiamo comunque a salvarci con spirito di squadra e giocate che possano fare la differenza. C’è bravura e personalità, però sotto alcuni aspetti paghiamo un po’ di inesperienza. Quando prendiamo gol, come oggi, bisogna stare calmi e non buttarci subito all’attacco”.

Juventus – Livorno 2-0 | Foto



Juventus – Livorno 2-0, Serie A, 7 aprile 2014 | Video Gol (Llorente)

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