
Tudor chiede la rivoluzione, la Juventus ne vende almeno 11 (Foto Instagram - calcioblog.it)
Alla Juventus è in corso una rivoluzione senza precedenti: undici giocatori vicini all’addio, Tudor pronto a stravolgere tutto.
Qualcosa di grosso si muove nella Juventus e i tifosi farebbero bene a prepararsi. Alla Continassa, il clima è quello delle grandi manovre, e non si parla di semplici aggiustamenti. Igor Tudor, con il pieno appoggio della società, ha messo in moto un vero terremoto tecnico.
L’intenzione non è solo quella di ritoccare la rosa, ma di smantellarla in larga parte. E a farne le spese, a quanto pare, saranno molti dei volti noti a cui i tifosi si sono abituati nelle ultime stagioni. Nuovi assetti societari, nuovo allenatore e nuovi calciatori, sembra essere stata questa la filosofia della Juve per rifondare.
Rifondazione Juventus via in 11 o forse più
Sono undici i giocatori della rosa attuale destinati a cambiare maglia, ma il numero potrebbe salire se si considerano anche i tanti rientri dai prestiti. L’impressione è che, da qui a fine agosto, la Juventus che conosciamo oggi sarà solo un ricordo. Tudor vuole una squadra nuova, più fisica, più intensa, più aderente al suo calcio. E per arrivarci, serviranno tagli netti. Nessuna zona del campo sarà risparmiata.
A partire dalla porta, dove Mattia Perin, storico vice e uomo spogliatoio, è finito sulla lista dei sacrificabili. In difesa la situazione è persino più drastica: Lloyd Kelly, arrivato a parametro zero, potrebbe già essere usato come pedina per un altro affare. Daniele Rugani, da anni in bilico tra permanenza e partenza, stavolta sembra davvero destinato a lasciare. Stesso discorso per Jonas Rouhi, giovane ma troppo distante dai parametri richiesti dal nuovo allenatore.

A centrocampo la scure di Tudor colpisce senza esitazioni. Filip Kostic, Timothy Weah e addirittura Douglas Luiz sono considerati cedibili. Il motivo? O non convincono a pieno o rappresentano opportunità economiche da sfruttare in un momento in cui la Juve deve anche far quadrare i conti. Samuel Mbangula, altro giovane promettente, potrebbe partire in prestito, ma il messaggio è chiaro: nessuno è davvero al sicuro.
Il reparto offensivo è il più delicato. Il futuro di Dusan Vlahovic resta incerto, con alcune big europee pronte a tentare l’affondo. La Juventus non ha chiuso alla cessione, soprattutto se dovesse arrivare un’offerta superiore ai 60 milioni. Anche Arkadiusz Milik potrebbe fare le valigie, mentre Nico Gonzalez è ancora in bilico, con l’impressione che una proposta interessante possa bastare a convincere la dirigenza.
A tutto questo si aggiunge la gestione dei rientri dai prestiti: altri giocatori che, almeno sulla carta, torneranno alla base, ma solo per essere nuovamente dirottati altrove. Insomma, quella che si profila non è una semplice estate di mercato. È un reset totale, una rivoluzione calcolata ma profonda. E per i tifosi bianconeri, l’idea di perdere in blocco tanti volti familiari rischia di trasformare l’attesa per la nuova stagione in un’inquietudine crescente.