André Villas Boas ha fatto la stessa fine che fece al Chelsea, esonerato a metà stagione in quell’occasione però con la beffa della Champions League vinta dal successore Roberto Di Matteo. Niente più Tottenham dopo la cinquina rifilata dal Liverpool a White Hart Lane, niente più Premier, niente più Guarin in entrata e forse neppure più Lamela in uscita. Già, perché la vera notizia è che per l’ex attaccante della Roma era stato trovato un clamoroso accordo di cessione che tagliava fuori le velleità di alcune italiane: la formula era quella del prestito semestrale per circa tre milioni di euro (e la parte dell’ingaggio rimanente) per cui Lamela sarebbe passato all’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone, formula già sperimentata dai biancorossi quando presero appunto in prestito con buoni risultati Diego dal Wolfsburg.

L’idea di Baldini a questo punto risultava chiara: essendo l’ex attaccante del River Plate fuori dai progetti momentanei di Villas Boas, e avendo un capitale investito da non deprezzare, il prestito a Madrid avrebbe permesso una nuova esperienza e una nuova visibilità (peraltro in Champions League) all’ex gioiellino di Trigoria. Tutto ora però torna in discussione con Tim Sherwood in panchina.

A beneficiarne potrebbe dunque essere il Tottenham (che ha investito oltre 30 milioni di quelli ricavati dalla cessione di Bale sul giocatore) e pure il Milan che ha pescato nell’urna di Nyon proprio gli spagnoli negli ottavi della massima competizione europea per club. Resta al momento certo un altro fatto: nessuna italiana può dunque pensare a Lamela per gennaio, con buona pace dei nostri sempre frizzanti quotidiani sportivi quando si tratta di mettere in gioco nomi per il calciomercato di gennaio.

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ultimo aggiornamento: 18-12-2013


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