esultanza gol Henrikh Mkhitaryan

Il centrocampista armeno esce rarissimamente dal terreno di gioco in gare ufficiali; i nerazzurri lo presero a parametro zero proprio dai prossimi avversari.

Henrikh Mkhitaryan è l’uomo in più dell’Inter di Simone Inzaghi, colui che insieme a Calhanoglu e Barella forma un centrocampo stellare in cui ognuno ha caratteristiche diverse ma che perfettamente si compensano con quelle degli altri due.

Dati strabilianti

Nel presentare il prossimo Roma-Inter, gara che lo vedrà da ex anche se “di secondo piano” rispetto a Lukaku per tutto quanto successo la scorsa estate, il Corriere dello Sport sottolinea quanto sia importante per la squadra nerazzurra. L’armeno ha giocato 28 gare su 30 in tutte le competizioni in barba ai 35 anni di età: dopo un anno e mezzo all’Inter in molti nella capitale hanno capito perché Mourinho era furioso quando seppe che non avrebbe rinnovato. Mkhitaryan ha giocato meno solo di Sommer nell’Inter, il che vuol dire che è sceso in campo più minuti di Calhanoglu e Lautaro, per citarne due.

Brozovic Marcelo
Brozovic Marcelo

Le differenze

Quasi impossibile paragonare il rendimento dei “due Mkhitaryan“: quello giallorosso giocava prevalentemente sulla trequarti e quindi di conseguenza segnava anche molti più goal. Tuttavia al di là dei numeri tutti sono convinti che la migliore versione sia quella nerazzurra tant’è che a Roma lo rimpiangono ancora. A Milano tante erano le incognite ma Inzaghi è riuscito ad incastonarlo perfettamente nel ruolo di mezzala: si pensava anche che quest’anno dovesse giocare molto meno per l’arrivo di Frattesi, com’è andata lo sappiamo tutti. Forte del rinnovo fino al 2026, l’armeno è pronto a lanciare la sfida anche eventualmente a Zielinski dall’anno prossimo.

L’articolo Roma-Inter è anche il match di Mkhitaryan: irrinunciabile per Inzaghi, molti non capirono la rabbia di Mou quando lasciò proviene da Notizie Inter.

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ultimo aggiornamento: 08-02-2024


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