
Scandalo Serie A, coinvolta l'Inter: scoppia la bufera - Calcioblog.it (screen Youtube)
L’Inter avrebbe bisogno di tutta la tranquillità possibile per concentrarsi sul lavoro e sui colpi di mercato. Invece arriva come un fulmine a ciel sereno lo scandalo che travolge Appiano.
All’Inter l’aria è intrisa di attesa. L’ottimismo per una stagione che si preannuncia di transizione positiva non manca, ma basta spostare lo sguardo sul mercato per scorgere le prime nuvole. I colpi attesi tardano ad arrivare. E non si tratta solo di nomi altisonanti o suggestioni da copertina: la dirigenza, guidata da Beppe Marotta, sa che servono rinforzi veri, funzionali, subito pronti. Il problema è che l’eredità di Simone Inzaghi – tecnica, tattica e soprattutto emotiva – pesa come un macigno. Cristian Chivu, promosso dopo la sua esperienza con l’Under 19 e la breve parentesi a Parma, non è certo uno sprovveduto. Ma prendere il testimone di un allenatore che ha riportato l’Inter in cima in Italia e in Europa non è impresa da poco.
Il tecnico rumeno lavora duro, cerca di costruire un’identità chiara, e lo fa con un gruppo che ha bisogno di certezze, non solo di sudore. Il campo, però, per ora attende. Il mercato non decolla e la pazienza dei tifosi inizia a scricchiolare. Già, i tifosi. Cuore pulsante, ma anche miccia facile. I social lo dimostrano ogni giorno: basta una voce, una mezza notizia, un acquisto sfumato, e il fuoco divampa. Ma è anche grazie a quella passione ossessiva che l’Inter riesce a reggersi nei momenti più complicati. E a volte, quell’amore viscerale, sconfinato, arriva anche dove non ci si aspetta. Persino nelle istituzioni più alte del Paese.
La Russa scatena la bufera: “Io all’Inter ci penso 24 ore al giorno”
Ha fatto rumore, molto rumore, la dichiarazione rilasciata da Ignazio La Russa, Presidente del Senato della Repubblica Italiana e noto tifoso interista. Sui social, una frase è bastata per infiammare il dibattito e far esplodere l’indignazione: “Una pubblicità diceva che si pensa e si parla della propria squadra del cuore 4 ore al giorno, è falso: io all’Inter ci penso 24 ore al giorno.” Un’uscita che non è passata inosservata. E che ha fatto infuriare una larga fetta di cittadini e utenti, molti dei quali si sono riversati su X per esprimere il proprio disappunto. Il motivo è evidente: La Russa non è un tifoso qualunque. È la seconda carica dello Stato, e da una figura del genere ci si aspetta sobrietà, equilibrio, distanza dai toni da bar sport. Invece, il messaggio è suonato come un gesto di leggerezza, quasi uno sfregio per chi ogni giorno si confronta con difficoltà ben più pressanti.

Privilegiato il nostro Presidente del Senato… in barba alle nostre difficoltà quotidiane c’è chi dal suo scranno può permettersi di pensare solo al calcio... – scrive un utente. Un altro, pungente, aggiunge: “Nemmeno Berlusconi, da presidente del Consiglio, parlava così tanto della sua (in tutti i sensi) squadra”. E ancora, c’è chi urla: “Ma la seconda carica dello stato non ha niente di più serio a cui pensare???????”. Infine c’è chi ci va giù pesante: “Pensa prima all’Italia con quello che ti paghiamo, co****ne”. Una reazione durissima, che pone una questione più ampia: può una figura istituzionale esporsi in maniera così palese per la propria squadra del cuore, senza perdere autorevolezza? Per i tifosi interisti, parole come quelle di La Russa sono una conferma di fedeltà. Per molti altri, sono l’ennesimo scivolone inopportuno. Di certo, in un Paese diviso su tutto, anche il calcio resta terreno minato.