La Juve continua a vincere ma al Milan spetta il “titolo” di squadra dell’anno. L’Atalanta si consacra una big. Sassuolo squadra rivelazione.

Che sia, ormai, un calcio “diverso” è evidente a tutti, ma che resti pur sempre calcio è l’unica cosa che fa felice tutti. In questo 2020 anomalo per via di una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero, anche la grande industria del calcio ne ha risentito il colpo.
Dagli stadi vuoti senza tifosi, per poi passare dai tamponi e da protocolli non del tutto chiari. Dai magazzinieri licenziati o messi in cassa integrazione, fino a perdite esorbitanti di denaro: il 2020 è stato un anno di rinunce anche per il calcio che ha dovuto fare a meno della sua essenza più pura.
Ma come direbbero in oltremanica “The show must go on” e per gli appassionati, dopo un periodo di sosta lunga quasi tre mesi, lo spettacolo è ripreso più ricco che mai con almeno una partita ogni tre giorni. Il 2020 è stato senz’altro il ritorno della città di Milano nelle zone alte della classifica con il rilancio di Milan e Inter. La Juventus, seppur con qualche difficoltà chiude ancora una volta l’anno con almeno un trofeo in bacheca laureandosi per la nona volta consecutiva Campione d’Italia. L’Atalanta di Gasperini acquisisce definitivamente lo status di grande nel nostro campionato grazie anche alle sorprendenti conquiste europee che vedono la Dea qualificarsi agli ottavi di Champions League per il secondo anno di fila. Lazio e Napoli, entrambe al di sotto delle proprie potenzialità, chiudono un 2020 agrodolce con il rammarico di aver sprecato qualche opportunità di troppo.

MILAN: SQUADRA DELL’ANNO

Il Milan è la squadra che ha totalizzato più punti in questo anno solare. L’ennesima vittoria, stavolta contro la Lazio, ha permesso ai rossoneri di mantenere immutato il +6 sull’Inter. La squadra di Pioli è l’unica squadra  ancora imbattuta in nei top 5 campionati in Europa e chiude il 2020 in testa ad ogni competizione piazzandosi prima sia in Serie A e sia nel girone di Europa League. Analizzando i numeri di questo Milan, nell’anno solare i rossoneri presentano anche un’ottima media gol: 79 realizzati e 38 subiti. L’acquisto determinante di Ibrahimović a gennaio, l’impostazione tattica dettata da Pioli e la crescita esponenziale dei giovani grazie anche al lavoro della società che ha saputo valorizzare al meglio il lavoro fatto dall’allenatore sul campo, ha permesso di creare un connubio perfetto che rilancia, dopo anni, il Milan nelle prime posizioni.

SASSUOLO: SQUADRA RIVELAZIONE

Nessuna squadra italiana gioca in un modo così ricercato, così vicino alle idee del suo allenatore come il Sassuolo di De Zerbi. I neroverdi dopo l’exploit dello scorso anno e l’ottavo posto in classifica, si stanno riconfermando ad ottimi livelli chiudendo il 2020 in piena zona Champions. Il Sassuolo sta dimostrando di potersela giocare con chiunque. Il lavoro di De Zerbi sta permettendo di far crescere al meglio anche giovani talenti in rampa di lancio e gente già pronta per il  passaggio in una big. Dal triumvirato azzurro Locatelli-Berardi-Caputo, ormai stabilmente nel giro della Nazionale, al talento cristallino di Boga e Djuricic, De Zerbi ha costruito col tempo una squadra con un’anima e un’idea di gioco chiara e precisa in grado di sopperire anche ad assenze importanti e di sorprendere ancora.

LA TOP 11 DEL 2020

è tempo di bilanci ed è arrivato il momento anche di stilare una formazione ideale che si è contraddistinta in questa turbolenta annata. Nonostante un paio di esclusioni eccellenti, la Top 11 della Serie A dell’anno solare 2020 vede Gigio Donnarumma difendere i pali della porta. Davanti al portiere rossonero, una più che offensiva difesa a quattro composta dallo juventino Cuadrado, dall’interista De Vrij, dall’atalantino Gosens e dal milanista Theo Hernandez, fresco di gol decisivo nell’ultimo match rossonero. Nel centrocampo a tre spazio ai numeri 10: il Papu Gomez, Luis Alberto e Hakan Calhanoglu confezionano una metacampo di qualità piena di gol e assist. Grandi esclusi i romanisti Mkhitaryan e Veretout insieme allo juventino Kulusevski. Il tridente offensivo si affida ai gol della scarpa d’oro Ciro Immobile e a quelli di Ronaldo e Lukaku. Il portoghese è il miglior marcatore in Europa nel 2020, mentre il belga, con 16 reti, è il miglior marcatore nelle competizioni europee. Grandi esclusi Zlatan Ibrahimović e Ciccio Caputo.

TOP 11 (4-3-3): Donnarumma; Cuadrado, De Vrij, Gosens, Theo Hernandez; Gomez, Luis Alberto, Calhanoglu; Cristiano, Immobile, Lukaku.

LE PAGELLE

MILAN 9

Un 2020 ai limiti della perfezione se non fosse che il numero dei trofei in bacheca recita ancora zero titoli. Ma il miracolo sportivo della squadra di Pioli ha dell’incredibile: il Milan, a fine anno, chiude in testa alle classifiche di Serie A ed Europa League spazzando via ogni record e convincendo sempre più partita dopo partita. La strada e il lavoro svolto in quest’anno pongono le basi per un 2021 che sembra possa ridare, finalmente, una gioia ad un ambiente che merita di essere ai vertici del calcio italiano.

ATALANTA 9

L’Atalanta ha ormai smesso di stupirci o quasi. Il 2020 è l’anno della consacrazione e dell’acquisizione di una dimensione che colloca la Dea tra le big del nostro campionato. In un anno devastante, soprattutto per la città di Bergamo, la squadra ha saputo farsi forza e regalare momenti di storia del calcio atalantino ai propri tifosi come la qualificazione ai quarti di finale di Champions (con una semifinale quasi raggiunta e persa nei minuti di recupero contro il PSG) e il superamento per il secondo anno di fila dei gironi di Champions.
Un inizio di stagione fin troppo altalenante e la brutta vicenda legata alla lite tra Papu Gomez e Gasperini macchiano un anno che resta, indubbiamente, da incorniciare.

JUVENTUS 7,5

Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta, e fin qui ci siamo. La Juve non cede il passo e, nonostante la finale di Coppa Italia persa, vince l’ennesimo campionato, il nono di fila. Una prova di forza che esalta la forza dei singoli e di un gruppo che dimostra di avere ancora fame di vittoria, trascinato da un insaziabile Cristiano Ronaldo, divoratore di record.
In Champions la sorprendente eliminazione ai danni del Lione costa cara a Sarri. L’ennesimo cambio in panchina rallenta il percorso di crescita bianconero che si ritrova costretta a inseguire nel nuovo campionato. La nuova Juve di Pirlo è fin troppo altalenante: se in Champions chiude il girone in testa grazie all’esaltante vittoria al Camp Nou contro il Barcellona, in campionato i bianconeri danno l’impressione di poterle vincere tutte così come perderle o pareggiarle.

INTER 7

Tra alti e bassi l’Inter di Antonio Conte chiude un 2020 in cui la squadra nerazzurra ha affrontato e superato degli step fondamentali nel suo percorso di crescita. Una squadra come l’Inter deve sempre puntare a vincere ogni anno e il fatto che anche quest’anno si sia chiuso con “zeru tituli” deve comunque far riflettere. La finale di Europa League persa e il secondo posto, a un solo punto dalla Juve campione d’Italia, avevano gettato le basi per un inizio di stagione, quella in corso, decisamente importante. Il fallimento europeo però, con l’ultimo piazzamento nel girone di Champions, ha un po’ raffreddato gli animi di un ambiente che freme di poter tornare a gioire per un titolo dopo tanti anni. I gol di un  sempre più trascinatore e uomo squadra, Lukaku stanno comunque rilanciando l’Inter ai vertici del campionato con la  squadra di Conte che punta a contendersi il titolo fino alla fine.

SASSUOLO 7

In una recente intervista De Zerbi ha confessato di sognare di far diventare il Sassuolo una big del calcio italiano. I neroverdi, alla pausa natalizia, sono quarti in campionato, in piena zona Champions. La squadra di De Zerbi convince sempre di più, e da qualche tempo a questa parte, ha iniziato anche a vincere.

NAPOLI 6,5

Gattuso ha avuto il merito di ridare credito ad una squadra sembrata arrivata alla fine di un ciclo. Arrivato in punta di piedi, il tecnico calabrese ha saputo ridare equilibrio e idee facendo ritrovare la miglior condizione a giocatori chiave come Koulibaly, Mertens e Insigne. La squadra di De Laurentis chiude il 2020 con la conquista della Coppa Italia ai danni della Juventus e con qualche rammarico in più per aver lasciato dei punti per strada in campionato.

HELLAS VERONA 6,5

Il capolavoro tattico e umano di Juric è stato vicinissimo a conquistare il titolo di rivelazione dell’anno. L’Hellas incarna perfettamente lo spirito combattivo e guerriero del proprio allenatore che dalla panchina manovra e disciplina i suoi in un’organizzazione tattica impeccabile. Il nono posto della scorsa stagione ha quasi del miracoloso, ma il Verona ha intenzione di continuare a sorprendere anche quest’anno nonostante quest’estate si sia privata di pedine importanti.

BENEVENTO 6,5

Dopo il campionato da record dominato in Serie B, il Benevento di Pippo Inzaghi non risente del salto di categoria e, alla sosta natalizia, si presenta decima in classifica. I giallorossi sono una squadra ordinata che riversano sul campo il pragmatismo del proprio allenatore. Un mercato estivo mirato a dare maggiore esperienza alla squadra ha formato un connubio perfetto per lottare e guadagnare la permanenza in Serie A.

LAZIO 6+

Una delle vittime del Coronavirus è stato senza dubbio il bel gioco della Lazio. Dal lockdown in poi, la squadra di Simone Inzaghi, per via anche di una rosa corta, ha fatto fatica a ritrovare la brillantezza che l’aveva caratterizzata per tutta la prima parte della stagione 2019/20 e che l’aveva rilanciata come seria candidata per il titolo. Quest’anno nonostante qualche punto perso per strada in campionato, la Lazio ha mostrato di aver ritrovato la propria identità di gioco soprattutto nelle notti europee di Champions League, attesa e ritrovato dopo più di vent’anni. Quando è in serata, la squadra di Inzaghi resta una delle squadre più belle da vedere del nostro campionato grazie al talento cristallino di Luis Alberto e Milinkovic-Savic e ai gol della scarpa d’oro Ciro Immobile.

ROMA 6+

Lavori in corso, o meglio, continuate a farci lavorare in santa pace. Finalmente, sistemate e lasciate da parte le logoranti vicende societarie, la squadra di Fonseca sembra aver trovato la propria strada in quest’avvio di stagione. Il tecnico portoghese ha avuto il merito e l’abilità di gestire in maniera impeccabile un gruppo che, ad oggi, segue perfettamente in campo il suo allenatore. La Roma, come i cugini laziali, paga una ripresa dal lockdown, decisamente da dimenticare.

BOLOGNA 6

L’ultimo match casalingo contro l’Atalanta rappresenta al meglio il 2020 del Bologna partita con tante aspettative mancate. Ma la forza del gruppo trascinate da un esempio di lottatore sia in campo che nella vita come Siniša Mihajlović ha permesso al Bologna di ribaltare il match e portare a casa un punto prezioso. Con l’augurio di un 2021 decisamente più sereno non vediamo l’ora di goderci il Bologna e il suo allenatore in tutto il loro vero potenziale.

SPEZIA 6

Una delle sorprese più belle del campionato. Come riporta il nome dell’allenatore Italiano, il “made in Italy” è un vero e proprio marchio di fabbrica dello Spezia che non ha paura di mettere in mostra sui campi della Serie A i propri talenti del settore giovanile. La squadra di Italiano gioca a calcio e ha già convinto i più scettici, ora non resta che conquistarsi la salvezza sul campo.

SAMPDORIA 5,5

Chiamatela pure cura Ranieri. L’allenatore romano fa riemergere la Samp dall’ultimo posto in classifica della scorsa stagione e rilancia i doriani nel nuovo campionato come una delle possibili outsiders. La Sampdoria ha dovuto far i conti con un 2020 poco brillante del suo capitano, Quagliarella ma nonostante qualche difficoltà, la squadra presenta  comunque nomi importanti che possono fare la differenza in Serie A.

CAGLIARI 5,5

L’anno del centenario sarebbe dovuto essere quello della svolta. Qualcuno aveva addirittura aspirato all’Europa, ma anche il Cagliari ha dovuto far i conti con ’emergenza Coronavirus che ha privato la squadra sarda del suo 12 uomo in campo: i propri tifosi. Dalla ripresa del lockdown, la formazione rossoblù si è trasformata in una vera e propria squadra materasso fin troppo facile da battere. Il mercato estivo ha permesso di risistemare la squadra con l’inserimento di uomini di esperienza come Diego Godin che hanno ridato entusiasmo alla piazza.

UDINESE 5,5

Mister Gotti è senz’altro la migliore intuizione di questa Udinese a tinte sempre più albiceleste. La squadra non è quasi mai continua. Dal muro eretto in porta da Musso, per rendimento uno dei migliori del campionato, fino all’estro e alla leadership di De Paul, l’Udinese ha saputo ritrovarsi e costruire i suoi punti salvezza.

CROTONE 5,5

Il secondo posto nello scorso campionato di B con gran parte dell’organico invariato ha portato ad un più che doveroso ambientamento di alcuni calciatori al massimo campionato. La squadra di Stroppa sembra aver trovato la quadra giusta nelle ultime partite grazie all’estro e al talento di Junior Messias. Ma per la salvezza il Crotone è chiamato a bissare l’impresa della stagione 2016/17.

FIORENTINA 5+

L’investimento di un generoso presidente non può bastare se alla base manca un progetto tecnico. La Fiorentina non può giocare un campionato con l’obbiettivo di salvarsi all’ultima giornata, specie avendo una rosa con campioni del calibro di Franck Ribery. Che l’ultima gara con la Juventus possa aver riacceso l’entusiasmo di una piazza che merita di rivivere palcoscenici più importanti.

PARMA 5+

L’interruzione di un progetto tecnico ben avviato ha comportato ad un cambio panchina forzato che fino ad oggi non sta affatto convincendo. Il Parma di Liverani arranca a trovare una propria identità e subisce fin troppo. Per il nuovo anno servirà ritrovare la verve della scorsa stagione qualora gli emiliani ci tengano a rimanere in Serie A.

GENOA 5

Il Genoa, colpito più di qualsiasi squadra dall’emergenza coronavirus, continua ad arrancare nelle zone basse della classifica continuando il solito e, spesso, inutile ricambio di allenatori. Che il Ballardini 4.0 sia la soluzione giusta? Parola al 2021 e al campo.

TORINO 4

Un anno da dimenticare con una serie di record negativi incanalati uno dietro l’altro. 27 punti in 35 partite nell’anno solare e l’attuale ultimo posto in campionato. Una formazione quasi senza spirito di sacrificio aggrappata alla volontà e forza d’animo del suo capitano, Belotti. Che qualcosa nello spogliatoio si sia rotto da tempo è ormai certo, ma la svolta, anche sul campo, tarda ad arrivare. In questo campionato il Toro ha perso ben 23 punti da situazione di vantaggio facendosi recuperare.

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ultimo aggiornamento: 27-12-2020


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