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Il paragoni ingombrante per Fabiano Parisi con Jordi Alba: i numeri dell’ultima stagione del terzino spagnolo e il suo “erede” italiano

Lo dicevano e scrivevano già prima dell’Europeo Under 21 e dopo averlo visto all’opera in questa competizione il “marchio” gli è stato impresso ancora di più: Fabiano Parisi, 22 anni, terzino sinistro dell’Empoli, è la versione azzurra e aggiornata nientemeno che di Jordi Alba. Un complimento tra i più grandi che si possano ricevere, soprattutto tenendo conto di come il predecessore spagnolo abbia avuto negli anni d’oro la strada tracciata dalle verticalizzazioni di un certo Lionel Messi, mentre il nostro deve arrangiarsi con quel che ha e lo sta facendo piuttosto bene in entrambi gli ambiti.

Così, per gioco e per suggestione del paragone, andiamo a scoprire il percorso dei due nell’ultima edizione dei rispettivi campionati. Per Parisi ha significato giocare tanto, l’86% delle gare da titolare, e approdare a una comoda salvezza col proprio club, non senza ritagliarsi soddisfazioni contro le big e un interesse del mercato nei suoi confronti. Juventus e Lazio sono in prima fila, sulla sua zona hanno necessità d’intervenire. Il Jordi Alba originale ha chiuso la sua esperienza in Liga vincendo il titolo, diradando però il monte presenze alla metà dei minuti del Jordi Alba di Serino, come viene chiamato Fabiano. Il suo futuro sembra ormai proiettato in America, in quell’Inter Miami dove troverà compagni quali Messi – di nuovo – e Busquets.

Ecco il ritratto tecnico fornito dal FootRadar.

FASE DI POSSESSOLa partecipazione al gioco da parte di Jordi Alba è su livelli pazzeschi. Il consiglio a Parisi è di studiarla, a prescindere dall’ovvia considerazione che al Barcellona è più semplice esprimere un gioco dominante.

FASE DIFENSIVAJordi prevale di poco nei contrasti vinti e nei recuperi totali. Ma il lavoro che fa Parisi è notevole. Come sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport, a dispetto di un aspetto fisico non eccezionale: «Sembra che abbia le gambette, ma proprio grazie a quelle arriva dappertutto: nel dribbling, nei contrasti, persino in area avversaria».

FASE OFFENSIVA – Il blaugrana è uno straordinario attaccante aggiunto. Con una dimensione talmente spiccata in tal senso da essere francamente irraggiungibile, sebbene Parisi e altri come lui siano ancora molto giovani e con tanto margine di crescita.

FASE AEREA – Curiosamente, sulle palle alte il ruolo sembra ribaltarsi: Parisi agisce meglio davanti, Jordi Alba in zone più arretrate. Nessuno dei due usa la testa per concludere verso la porta.

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ultimo aggiornamento: 27-06-2023


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