Calciomercato
Tutto sull’intrigo Rabiot, la Juve è davvero ancora la favorita?

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Adrien Rabiot sta facendo letteralmente girare la testa a grossa parte dei top-club europei: di Juventus e Roma si sa quasi tutto, poi in fila ci sono anche Arsenal, Chelsea e Real Madrid. La cosiddetta “fila” per un classe 1995 che attrae i direttori sportivi come le mosche, principalmente perché è in scadenza contrattuale 2015.
Sulle qualità espresse resta ancora qualche dubbio, ma non è un caso che adesso che non si è spostato nella penultima finestra utile (da gennaio potrà firmare per chi vuole, salvo accordo anticipato con il Psg con ulteriore indennizzo a favore dei parigini in caso di cessione nella sessione invernale a club gradito da ambo le parti) sul giocatore sia piombato anche Carlo Ancelotti, il quale ha capito che Verratti è durissimo da strappare ai francesi se non a cifre fuori dall’ordinario.
E non sempre il Real società è disponibile a tutto. Ancelotti ha lanciato Rabiot in prima squadra e il suo staff dell’epoca lo considerava un top assicurato del futuro. Ma chi è la vera favorita? Tutti dicono Juventus, c’è chi dice Roma per quell’accordo quasi chiuso sul gong del 1 settembre. In realtà potrebbe essere il Chelsea di Mourinho stando a voci che filtrano proprio da Parigi.
Defilato l’Arsenal che ha provato a chiudere la partita appena dopo Ferragosto offrendo 9 milioni di euro. Niente da fare. Vuol dire che Jean-Claude Blanc è disponibile alla guerra di nervi, che punta a un clamoroso rinnovo dopo che i contatti costanti (con offerta di 2 milioni a stagione per 4 anni) con la mamma-procuratore del ragazzo sono andati sempre a vuoto. E la guerra sarà probabilmente con la Juventus si dovesse arrivare a febbraio 2015: i bianconeri hanno un forte accordo sulla parola con Rabiot, gli promettono un quinquennale a salire e un posto al centro della squadra.
Torino ai francesi piace. E si trovano a meraviglia. In più tra un anno senza uno tra Vidal e Pogba lo spazio promesso potrebbe essere davvero reale per un colpo a parametro zero che ormai è il marchio di fabbrica della ditta Marotta-Paratici.
