L’attaccante svedese, Zlatan Ibrahimovic, è destinato a non trovare pace nella sua carriera, almeno per quanto riguarda la stabilità. Quando sembrava essere il Milan, la sua casa definitiva, è stata la società rossonera a volersene liberare per meri motivi di ingaggio ma, per quanto riguarda i numerosi trasferimenti che hanno caratterizzato la sua vita professionale, la volontà del calciatore ha giocato sempre un ruolo fondamentale.

Anche in questo caso, dopo la prima stagione con la casacca del Paris Saint-Germain, con la quale ha vinto il suo ennesimo scudetto, Ibrahimovic tende contemporaneamente a tranquillizzare i propri tifosi e a lanciare i classici sassolini nello stagno.

Andando nello specifico, il campione svedese ha ribadito il suo amore per l’Italia, manifestando una certa nostalgia per il nostro paese. Queste sono state le sue principali dichiarazioni a riguardo:

E’ la mia seconda casa. L’Italia mi manca. I club con cui ho giocato, Juventus, Inter e Milan, sono i più grandi del mondo, ho vinto con loro e so cosa vuol dire essere un calciatore in Italia. C’è una grande differenza, l’Italia è il paese più fanatico per il calcio. Gli italiani sono abituati alle grandi stelle del calcio e quando arrivano li trattano in un certo modo. Se giochi in un grande club e vai a mangiare fuori il proprietario ti dice: il mio ristorante è il tuo. In Spagna non è così. Ci sono diverse culture e quella italiana mi piace un sacco.

I mal di pancia di Zlatan Ibrahimovic sono famosi e queste dichiarazioni portano, quindi, a pensare ad un nuovo ritorno dell’attaccante nel Belpaese. Questa volta, però, Ibra vuole lasciar fare al destino, un destino che probabilmente si chiama Mino Raiola:

Resto al Psg? Vedremo, possono succedere un sacco di cose. La scorsa estate non avevo programmato di venire a Parigi, infatti stavo per andare in ritiro negli Stati Uniti con il Milan. Tutte le volte che ho detto che sarei rimasto alla fine ho cambiato club. Stavolta non dico nulla, staremo a vedere. Ho ancora due anni di contratto, ma tutto può succedere: ho cambiato squadra diverse volte; quando ho programmato di restare in un club a lungo, non è accaduto.

Il suo ennesimo cambio di casacca, inoltre, potrebbe essere strettamente legato all’imminente addio dell’allenatore Carlo Ancelotti:

Ho un grande rapporto con lui e non voglio che se ne vada. E’ un personaggio positivo e ha fatto incredibilmente bene vista la confusione che c’era all’inizio. Chi vorrei al posto suo? Nessuno, io voglio essere allenato da Ancelotti.

L’appuntamento è per la prossima sessione estiva di calciomercato. Nel frattempo, il club campione di Francia, per cautelarsi, starebbe pensando a Wayne Rooney.

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