A fine maggio l’importante notizia ufficiosa, quella cioè dell’accordo tra il Comune di Udine e l’Udinese Calcio per la concessione a quest’ultima per 99 anni del terreno ove sorge lo Stadio Friuli; il sodalizio bianconero aveva così potuto già cominciare i primi lavori di preparazione, che da oggi procederanno a tutto spiano per dare a Di Natale e compagni una nuova casa nel giro di un anno (settembre 2014). L’accordo ratificato a Roma tra la società della famiglia Pozzo e l’Istituto di Credito Sportivo ha di fatto messo nero su bianco il finanziamento di cui beneficeranno i Friulani che per rendere il loro impianto funzionale e moderno dovranno spendere una quarantina di milioni. Venticinque subito per ridurre la capienza da 40 a 25mila (con conseguente ritocchi anche al livello del terreno di gioco), per ristrutturarlo (mantenendo il caratteristico arco sulla tribuna) e per trasformarlo in un gioiellino al passo coi tempi, altri quindici nel più prossimo futuro per aggiungere strutture aggiuntive che consentiranno di vivere lo stadio sette giorni su sette.

Gli operai sono già al lavoro, lavoro che continuerà anche durante la stagione che prenderà il via per l’Udinese fra due giorni: si gioca in Bosnia per il turno preliminare di Europa League contro i vincitori della Coppa Nazionale bosniaca del Siroki (la sfida verrà disputata a Zenica, ritorno a Trieste dopo una settimana). Ma a parte il trasloco momentaneo, quest’anno i bianconeri continueranno a giocare al Friuli che avrà capienza molto ridotta per consentire la ristrutturazione dei tre quarti dell’impianto. E’ un Gino Pozzo raggiante quello che in conferenza stampa oggi nella capitale ha fatto il punto della situazione:

“Il Nuovo Stadio è il nostro scudetto. Ringrazio il Credito Sportivo per averci concesso una formula di pagamento agevolata. Devo riconoscere che l’Istituto di Credito ci ha accompagnato in questo percorso aiutandoci a sviluppare il progetto. Con il Nuovo Stadio Friuli porteremo in provincia una struttura importantissima per il calcio italiano. Sono molto soddisfatto di come si sono sviluppati questi rapporti, insieme siamo riusciti ad abbattere l’ostacolo più difficile, la burocrazia. E’ stato uno sforzo comune”.

Sforzo comune sottolineato anche da Paolo D’Alesso, Commissario Straordinario dell’Istituto:

“Ci siamo impegnati al fianco dell’Udinese per la costruzione di un impianto di nuova generazione. Un impianto fondamentale per il sistema del calcio italiano. Come Credito Sportivo abbiamo sposato subito il progetto dell’Udinese per il grande impegno mostrato dalla società. L’Udinese ha dimostrato che con la determinazione si può costruire uno stadio anche senza una legge dello Stato. E’ un giorno fondamentale per lo sport italiano e nella fattispecie per l’impiantistica”.

Il virtuosismo dell’Udinese, da anni ormai noto in termini sportivi, si arricchisce di un nuovo capitolo sul piano progettuale e infrastrutturale. Ancora complimenti.

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ultimo aggiornamento: 30-07-2013


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