Aggiornamento delle 16.15: Nessun provvedimento nei confronti di Rudi Garcia da parte del Giudice Sportivo. Secondo quest’ultimo la “telefonata” del tecnico della Roma durante la partita della Roma non poteva essere sanzionata dal momento che l’arbitro non aveva riportato l’accaduto nel referto di fine gara. Il polverone si è però alzato, alla prossima “comunicazione galeotta” non la passerà liscia.

Negli anni scorsi quando un allenatore veniva squalificato e la giornata successiva doveva accomodarsi in tribuna, abbiamo visto un complicato sistema di “pizzini” e di passaparola, messaggini a cascata e urla chilometriche per far sì che la squadra in campo recepisse non solo i dettami del vice in panchina ma anche quelli del loro condottiero principe. Sotterfugi e metodiche fantasiose per il semplice motivo che il regolamento parla chiaro: “L’uso di sistemi di radio per la comunicazione tra calciatori e/o lo staff tecnico non è consentito“. Niente tecnologia, niente furbate, in campo bisogna applicare gli insegnamenti degli allenamenti settimanali e ascoltare i suggerimenti che arrivano direttamente da bordo campo: per questo quando domenica sera le telecamere hanno pizzicato in più di una circostanza l’allenatore della Roma Rudi Garcia parlare amabilmente al cellulare durante il primo tempo della sfida col Livorno in tanti si sono straniti. Starà parlando con la moglie per il pranzo di domani? Col figlio? O col collaboratore Frederic Bombard che era sugli spalti?

A fine gara la domanda è sorta spontanea e con altrettanta spontaneità l’ex tecnico del Lille ha spiegato l’arcano:

“Io multato? Davvero?… Ho usato il telefono perché la radio non funzionava: sapete che parlo col Bompard, il mio tattico, che segue dall’alto il primo tempo. Vietato? In Francia è diverso…”.

Multa o squalifica in arrivo? Probabilmente la prima ipotesi, eppure Garcia ha agito davvero in buona fede: già qualche giorno prima che iniziasse il campionato aveva rivelato in un’intervista che è sua consuetudine avvalersi delle opinioni tanto di Bompard che di Fichaux, il suo vice ufficiale, forse qualcuno della società avrebbe potuto avvertirlo alla vigilia o quanto meno in partita che in Italia le cose funzionano diversamente. Eppure le polemiche non mancano: c’è chi cita Conte che durante la squalifica dell’anno passato non ha avuto tante difficoltà a parlare con Carrera e Alessio (ma non in maniera esplicita ed eclatante come Garcia), chi parla di falsa ipocrisia perché da sempre le informazioni arrivano senza problemi dalle tribune alle panchine. Eppure la multa arriverà e il tecnico capitolino da oggi lo sa: niente cellulare, non durante la partita.

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ultimo aggiornamento: 27-08-2013


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