È andato in scena come previsto intorno alle 18:00 di oggi, 30 settembre 2013, il cda straordinario dell’Inter, l’ultimo con i 14 consiglieri e punto di svolta nella trattativa che porterà nei prossimi giorni al cambio di proprietà. Massimo Moratti ha praticamente venduto il 70% delle quote azionarie del club nerazzurro al magnate indonesiano Erik Thohr, anche se l’ufficialità non è ancora stata data. Il perché, lo ha spiegato lo stesso Moratti uscendo dalla sede dell’Inter in serata: “Ci vorrà un po’ di tempo. Può sembrare tutto scontato, ma qualsiasi cosa non è mai scontata – ha argomentato davanti ai giornalisti il presidente dell’Inter -. Non siamo lontani, ma finché non ci saranno le firme non posso né devo dare annunci. E non cambia molto sotto il profilo della gestione della società, non ci sono stravolgimenti”.

Insomma, non cambierà molto nell’establishment societario secondo Moratti, anche se il numero dei componenti del cda si ridurrà da 14 a 7 e se gli uomini della ‘vecchia dirigenza’ saranno solo tre. A sorpresa, il patron attuale potrebbe restare addirittura in carica e non con il ruolo di ‘presidente onorario’. C’è ancora qualche dettaglio da limare, in sostanza, e la cosa potrebbe avvenire nel giro di qualche giorno o protrarsi per altre settimane:

“Le firme potrebbero anche arrivare entro questa settimana. Dipende da tanti piccoli fattori – ha aggiunto Moratti – Se resterò presidente? Vedremo…”.

Nel corso del consiglio d’amministrazione straordinario di oggi, avrebbe dovuto essere sancito anche l’aumento di capitale, ma stando a quanto dichiara il numero uno nerazzurro, si è trattato di una riunione molto interlocutoria:

“Non è stato fatto niente di particolare. C’era da ratificare il bilancio dell’anno scorso – ha proseguito Moratti -. Poi c’è stata una chiacchierata mia con i consiglieri, ma nulla di nuovo. Se è stata fissata l’Assemblea? Ancora no, abbiamo pensato a un paio di date, la fisseremo fra qualche giorno”.

Secondo le ultime indiscrezioni, nel nuovo cda siederanno anche Angelomario Moratti, figlio di Massimo, e l’ex ad Ghelfi. Su questo punto, però, il patron dell’Inter non si sbilancia ancora:

“Dipende quanti saranno i consiglieri – specifica -, poi da lì si faranno le considerazioni in base alle percentuali che ognuno avrà. Se entreranno tre soci, ognuno avrà delle percentuali e rappresenterà sé stesso in una certa maniera. E quindi anche noi, rappresentando una grossa fetta della percentuale, avremo i nostri soci”.

I tifosi, dunque, dovranno attendere ancora un po’ prima di vedere la definizione del futuro societario dell’Inter. Quel che conta, secondo Moratti, è che tutto quello che si sta facendo, è per il bene della società, che dall’ingresso di capitali esteri non potrà che trarne giovamento sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sportivo:

 “Che Inter sarà con Thohir? Spero ancora migliore di questa. – ha concluso – E’ la ragione per cui abbiamo condotto questa trattativa”.

Per quel che riguarda la ripartizione delle quote dovrebbe essere inizialmente la seguente:  Thohir 30%, Moratti 30% e il restante 40% diviso tra i soci del tycoon indonesiano, rispettivamente Roeslani e Soetedjo.

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