“Non vi dovete preoccupare di Uruguay-Argentina 3-2. Se si continua così la gente si scoccerà presto. Chiedo a tutti di non abituarsi a vedere le partite truccate”. Diego Armando Maradona è tornato in Italia : sbarcato a Milano, il ‘Pibe de Oro’ ha fatto visita alla redazione della ‘Gazzetta dello sport’ per rilasciare una lunga intervista. Come al solito, Maradona non le manda a dire e lancia subito pesanti accuse anche alla federazione argentina: l’ultima gara della sua nazionale, che è stata vinta nel recupero dalla Celeste con un gol di Edinson Cavani sarebbe stata truccata, proprio per consentire all’Uruguay di partecipare agli spareggi di novembre.

Tanti i temi tra i quali spazia Maradona durante la lunga intervista. Non mancano alcune considerazioni tra la Serie A di oggi e quella dei suoi tempi:

“Quando mi parlano del calcio attuale lo rispetto perché ci sono dei giocatori validissimi – evidenzia l’ex numero 10 del Napoli -, ma noi avevamo delle squadre validissime. Non si andava a vincere 5-0 a Como, oggi il calcio italiano continua ad essere molto bello ma magari in passato era più difficile”.

Di recente è assurto alle cronache per essere stato beccato in evidente stato di alterazione psico-fisica in un locale argentino. Per molti, dunque, Maradona è ormai un matto:

“Mi piace perché matti, ubriachi e bambini dicono la verità – ha aggiunto Maradona – Io non mi sono mai inginocchiato davanti a quelli che mi volevano vedere a terra, come Blatter o Rondon. Se oggi non sono più il ct dell’Argentina è per principi, io ho messo i calciatori in campo nel pieno delle possibilità”.

Durante la sua gestione, nella nazionale argentina si sono alternati grandissimi campioni. Tra gli altri, Maradona ha avuto modo di allenare Messi, Higuain e Tevez, ormai uscito dal giro dell’albi-celeste.

“Messi? A Sudafrica 2010 non mi deluse, se avesse segnato i goal che ha sbagliato avremmo vinto il Mondiale senza alcun problema. Non ha avuto la fortuna di far centro, ma giocò una competizione straordinaria. Lui pianse come mai avevo sentito nessun’altro per l’eliminazione. Spero che in Brasile si prenda la sua rivincita. Tevez e Higuain? Quando io allenavo l’Argentina giocavano insieme nel tridente con Messi, per me sono alla pari. Ringrazio solo Dio che sono argentini”, ha aggiunto ancora l’ex campione del Mondo.

Domani sera allo Stadio Olimpico di Roma andrà in scena il big match dell’ottava giornata di Serie A. Di fronte ci saranno i padroni di casa, attualmente in testa alla classifica di A e il Napoli. Maradona dice la sua sulla super-sfida dal sapore di altri tempi:

“La gara è difficile, la Roma deve confermare tutto il bene che stanno facendo – sostiene l’ex numero 10 azzurro -. Benitez sta facendo un gran lavoro, ma dipende molto dai giocatori: c’è un’altra mentalità rispetto al passato, sa stare in campo ha battuto il Milan. I giallorossi vanno come un treno, ma gli azzurri hanno fame di vittoria e speriamo che facciano una grandissima partita. Non so fare pronostici, voglio un match a viso aperto e con tanti goal. Se la vedrò? Allo stadio o in tv la vedrò… “.

In Europa, intanto, il calcio tedesco è in forte ascesa, al contrario di quello italiano, che fa molta fatica ad essere competitivo nelle competizioni continentali:

“Borussia Dortmund e Bayern sono un orologio, la Germania ha avuto un ricambio generazionale che non ha avuto l’Argentina o il Brasile. Ne soffriranno anche Italia, Inghilterra e Olanda. A livello di Nazionale sono sempre lì, poi hanno sempre gli stadi pieni. Spero che anche nel mio Paese le cose a livello giovanile migliorino… “, aggiunge.

Tornando al calcio nostrano, uno che viene spesso accostato a Maradona per le sue bizze fuori dal campo è Mario Balotelli. In questi giorni il bomber del Milan ne ha combinata una dietro l’altra e secondo molti addetti ai lavori ‘SuperMario’ rischia così di perdere ben presto la retta via.

“Prima di tutto va giudicato il calciatore, poi parlandoci in allenamento si può provare a farlo crescere – sostiene invece Maradona -. Ma prima di tutto credo che vada tracciato un bilancio su ciò che fa vedere in campo. Ai tempi del City ebbi il primo contatto con Balotelli e ciò mi fece ridere, ognuno vive a modo suo e invito tutti a lasciarlo tranquillo. Mi chiuderei in una stanza con lui e gli racconterei le mie esperienze negative, consigliandolo su cosa non fare. Lui deve trasmettere a compagni e allenatore la voglia di giocare”.

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Argentina interviste manifestazioni internazionali nazionali

ultimo aggiornamento: 17-10-2013


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