Si avvicina il giro di boa del campionato di serie A 2013-2014 e in casa Inter è quasi tempo di bilanci. La situazione non è affatto lusinghiera per Walter Mazzarri, che ieri sera nel corso del post partita dal San Paolo (l’Inter ha perso 4-2 contro il Napoli), ha denotato evidenti segnali di nervosismo. I numeri gli danno torto e il cambio di rotta dal punto di vista della solidità che era stato paventato ad inizio stagione, sta svanendo partita dopo partita, verso una deriva di zemaniana memoria. Cosa che neanche lo scorso anno il tanto bistrattato Andrea Stramaccioni, che a quest’ora si starà sfregando le mani soddisfatto visto il modo in cui è stato trattato dall’ormai ex presidente Massimo Moratti: confermato fino all’ultimo e poi allontanato dalla sera alla mattina.

Le sensazioni relative al nuovo corso Mazzarri, nelle prime settimane di lavoro erano molto incoraggianti: squadra ordinata, concreta e solida; giocatori rigenerati e ambiente molto sereno. C’erano tutti i presupposti per fare bene, tanto che Mazzarri si lasciò andare alla Gazzetta dello Sport: Scudetto al primo anno? Non è impossibile. La storia delle ultime settimane, però, ha fatto cambiare idea a molti: è vero l’Inter perde meno dello scorso anno e pareggia di più, ma ha meno punti e nelle ultime quattro partite ha racimolato la miseria di tre punti e i tifosi dell’Inter sono tornati di nuovo sulla terra dopo i sogni estivi.

Dopo 16 giornate, l’Inter di Andrea Stramaccioni aveva conquistato lo scorso anno 11 vittorie, quattro sconfitte e un pareggio, per un totale di 34 punti, corredati da 29 gol fatti e 17 subiti. Inoltre, impegnati in Europa League, i nerazzurri avevano conquistato l’accesso ai sedicesimi di finale con tre turni d’anticipo. Poi la stagione prese una piega diametralmente opposta con molti infortuni e il crollo graduale che nel giro di poche settimane fece sfumare tutti gli obiettivi possibili. Da qui anche l’entusiasmo per il nuovo corso Mazzarri: visto il disastro della seconda metà del campionato 2012-2013, i tifosi nerazzurri si erano detti: “di sicuro Walter peggio non potrà fare”.

Ora, però, dopo 16 giornate l’Inter guidata dall’ex tecnico del Napoli ha conquistato 28 punti, frutto di sette vittorie, due sconfitte e sette pareggi (36 i gol fatti e 21 quelli subiti). L’Inter perde di meno, ma da che il calcio ha i tre punti, è meglio perdere 4 partite e vincerne altrettante, piuttosto che portare a casa otto pareggi. Andando ad analizzare anche gli scontri diretti, l’Inter di Mazzarri ha pareggiato in casa contro la Juve, mentre l’anno scorso Stramaccioni vinse a Torino; con il Napoli l’anno scorso fu vittoria a San Siro, quest’anno sconfitta al San Paolo; confronto sostanzialmente pari negli scontri diretti con Fiorentina e Roma.

Al momento, dunque, le due Inter non sono così diverse, anzi, nella prima parte del campionato scorso, quella di Stramaccioni aveva fatto di sicuro più divertire di quella di quest’anno, oltre ad aver conquistato sei punti in più. Il tracollo fu addebitato dallo stesso tecnico romano alle troppe assenze per infortuni: la controprova non si avrà mai, certo è che ora per Mazzarri la strada dovrebbe essere in discesa. Nella seconda parte del campionato, gli basterà mantenere questo ritmo per non fare peggio dell’ex collega, ma dovrà vincere qualche partita in più: i pareggi fin qui stanno facendo la differenza in negativo e l’impressione è che quando l’Inter non si accontenta di metà della posta e prova ad osare un po’ di più, snatura il proprio gioco e si espone a brutte figure in difesa. Il duro lavoro e forse il mercato, potranno limare qualcosa.

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