Il Bologna sta vivendo uno dei momenti più difficili della propria storia: il club versa in condizioni economiche disastrate e per di più deve fare i conti con la contestazione della piazza, per nulla contenta di una squadra che sta navigando in pessime acque e rischia la retrocessione in serie B. Dopo l’ennesima sconfitta in campionato, il tifo organizzato ha cominciato a distribuire in città un volantino dall’emblematico titolo: “La Pazienza è terminata… Via da Bologna questa società disastrata”. Dopo aver attaccato duramente il presidente onorario Gianni Morandi, oggetto di una serie di pesanti striscioni durante l’ultima gara casalinga, i tifosi del Bologna prendono ora di mira la proprietà, sempre alla ricerca di soldi freschi per terminare senza patemi la stagione sportiva.

“Dopo l’ennesima conferma dell’incapacità di sopperire alle carenze tecniche e che con questa dirigenza non esiste futuro – si legge nella nota dei tifosi -, esprimiamo tutta la nostra rabbia contro chi sta infangando il nostro nome e i nostri colori. Questo continuo stillicidio di figuracce, bugie, dichiarazioni, smentite e rifiuti presi in faccia dai giocatori, che sanno perfettamente a cosa andrebbero incontro accettando questa società che ormai ci ha fatto diventare lo zimbello d’Italia, noi diciamo basta!”.

Il volantino è firmato da Beata Gioventù e Settore Ostile, due delle frange del tifo organizzato bolognese che ormai da giorni contestano l’operato di Albano Guaraldi, presidente rossoblu disposto a farsi da parte purché ci sia qualcuno che garantisca con le proprie risorse la sopravvivenza del club.

“Chiediamo a gran voce che tutti, compresi consiglieri e pseudo-tali, se ne vadano immediatamente, lasciando il nostro amato Bologna in mani più sicure senza pretendere nulla, dal momento che la squadra è patrimonio della città stessa. Se la risposta della società sarà negativa – conclude duro il comunicato dei tifosi – , siamo disposti a dare battaglia a 360 gradi”.

La speranza dei sostenitori del Bologna, è che si riavvicini al club Zanetti, ma al momento non c’è nulla di concreto. Non si è fatta comunque attendere la risposta del Presidente Guaraldi, che replica così alle dure argomentazioni dei tifosi:

“Ho fatto degli errori, il primo comprare il Bologna e non lo rifarei, ma non voglio mollare. Non ho voglia di diventare lo zimbello della città, ma non mi tiro indietro”, ha spiegato.

Nelle ultime ore, inoltre, è scoppiata la grana Diamanti: il giocatore maggiormente rappresentativo del Bologna vuole andare via, poiché il Guangzhou di Marcello Lippi è pronto a ricoprirlo d’oro. Soldi che al Bologna servono come il pane, ma senza Alino, probabilmente la retrocessione in B sarebbe matematica:

”Diamanti continua a fare pressioni per andare via, e anche i cinesi le fanno – aggiunge Guaraldi – Io cerco di resistere. Non dico nulla di nuovo sul giocatore, è una scelta legittima dal suo punto di vista. Non è motivato, è un calciatore di 31 anni che ha chiesto di andare via”, conclude.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG


Roma, Rudi Garcia non pensa al derby: “Giocheremo questa coppa al 100%”

Juventus, tiene banco “il caso” Quagliarella