Aggiornamento ore 17.54: Il fiume in piena George Weah in realtà non era che un buontempone; l’ex agente dell’attaccante africano, Fabio Parisi, ha pubblicato un twitter sul suo account in cui ha spiegato:

Per mezza giornata ci erano cascati tutti gli organi di informazione.

La presunta arringa di Weah contro il “suo” Milan

Fischio finale di Atletico Madrid – Milan, i rossoneri che alla vigilia speravano in una clamorosa rimonta al Vicente Calderon rimediano l’ennesima figuraccia stagionale perdendo 4-1: qualcosa si deve esser messo in funzione nella mente di George Weah che si è connesso al suo account twitter e ha cominciato a sfogarsi. Quattro stagioni e mezzo a Milanello, la permanenza più lunga in una squadra nella sua splendida carriera, non si dimenticano, tanto più se si considera che il liberiano in rossonero ha giocato 147 partite siglando 58 gol, vincendo un Pallone d’Oro nel 1995 e conquistando col Diavolo due scudetto; così assistere alla debacle di quella che venti anni fa era la sua squadra lo ha infastidito non poco scatenandosi con numerosi tweet contro il Milan di oggi, i suoi giocatori e la loro (poca) voglia di combattere, assolvendo invece Seedorf. Il primo cinguettio certifica un italiano balbettante, forse aiutato da un traduttore automatico, e non sembra presagirne altri:

Ma poi George Weah continua a spiegarsi, quasi uno sfogo affidato all’etere ma che arriva dritto al cuore della questione, una questione che ha i contorni della dignità e dell’appartenenza alla storia gloriosa del club meneghino:

Continua (a questo punto ricorriamo al virgolettato correggendo anche eventuali strafalcioni, per meglio far capire il suo pensiero):

“Di sicuro domani i giornali parleranno male di Seedorf, anche se lui non ha colpe succederà ed è davvero una brutta abitudine. Non sono i miei ex compagni che sbagliano tattiche o formazioni, sono i giocatori che hanno la testa nei piedi e i piedi in testa!!! Adesso capisco le parole che mi diceva Boban un po’ di tempo fa: ‘I ragazzi di oggi non sono come siamo stati noi’, no, adesso pensano solo ad avere una bella macchina, un bel salario, essere su tutti i giornali pur non avendo particolari qualità; mi ricordo i miei primi anni che pur essendo giocatore professionista e facendo tanti gol in Africa non ricevevo una lira ma non mi importava, a me interessava dormire col pallone, mangiare col pallone, perché lui era il mio miglior amico! Non il denaro, il lusso stravagante e altre stupidaggini: non vi godete il campo, non amate giocare, fate una cosa, andate a casa e giocate a ps4 perché lì solo siete bravi!!!”

In qualche modo riconosce il suo come uno sfogo e spiega:

Una strigliata bella e buona che in qualche modo potrà aiutare una squadra, il Milan, che si appigliava alla Champions League per non ammettere che si sta cacciando in una brutta situazione, per quest’anno e per quelli a venire.

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ultimo aggiornamento: 12-03-2014


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