Clarence Seedorf avrebbe al Milan una fiducia a tempo. Mentre Mario Balotelli – vero o fake il profilo Facebook, ancora non è chiaro – avrebbe difeso a spada tratta il tecnico rossonero (“Date tempo a Seedorf e ne usciremo, non si può criticare un allenatore dopo due mesi”), il patron Silvio Berlusconi non la penserebbe allo stesso modo e anzi, starebbe lavorando ad una clamorosa uscita di scena dell’allenatore che ha sostituito Massimiliano Allegri. Il nodo, però, è rappresentato dal lauto contratto che Seedorf ha sottoscritto con il Milan da qui a giugno del 2016: se Berlusconi dovesse licenziarlo, dovrebbe versargli comunque qualcosa come 16 milioni di euro. Troppi per le casse del Milan che sta cercando di uscire dal pantano dei debiti.

Secondo la Gazzetta dello Sport, ormai Seedorf e il Milan sarebbero ai ferri corti, tanto che non ci sarebbe più comunicazione tra le parti. Segno che anche la doppia linea societaria voluta dal nuovo corso, non è che stia dando chissà quali risultati, se non portare ulteriore confusione a Milanello. Berlusconi avrebbe convocato la figlia Barbara e l’altro AD, Adriano Galliani, concordando di attendere ancora le gare contro Lazio e Fiorentina: insomma, in soli 7 giorni Seedorf si giocherà il futuro sulla panchina del Milan e in caso di disastro domenica e nel prossimo turno infrasettimanale, sarà addio. Mauro Tassotti sarebbe stato precettato per traghettare la squadra fino al termine di un campionato al quale ormai il Diavolo ha ben poco da chiedere.

Seedorf avrebbe fallito e Berlusconi avrebbe avuto le conferme dai giocatori che gli avrebbero segnalato alcune “stranezze”  nella conduzione tecnica dell’olandese. Ma sarebbe anche la gestione mediatica a non andare giù al patron. Le interviste, alcune delle ultime soprattutto, sono state molto sgradite alla proprietà. Come anche le rivelazioni fatte dallo stesso Seedorf ad uno degli storici capi ultrà rossoneri:

“Non mi fido di questi calciatori, non sono da Milan. A fine stagione cambio tre quarti della rosa”.

Ad Arcore è già partita la macchina legale e lo staff di Berlusconi sta vagliando tutte le ipotesi per l’interruzione anticipata del rapporto con Seedorf: ci sarebbero 16 milioni da versare sul conto in banca dell’olandese che lo storico patron non ha intenzione di scucire. Si tenterà, così come già fatto da Lotito con Petkovic, il licenziamento per giusta causa, adducendo come motivazioni per l’allontanamento i danni economici e d’immagine causati dal tecnico al club. Il dossier contro Seedorf è già pronto.

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ultimo aggiornamento: 21-03-2014


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