Nello specifico, Gattuso era finito nel ciclone calcioscommesse nello scorso mese di dicembre, per una serie di contatti telefonici avuti negli anni passati con Francesco Bazzani e attenzionati dalla Procura di Cremona, che ha ipotizzato la partecipazione dell’ex centrocampista del Milan ad un giro che avrebeb avuto come scopo quello di combinare le partite di calcio. Dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati, ieri Gattuso è stato ascoltato dalla Procura del capoluogo lombardo e stando a quanto riferisce la ‘Gazzetta dello Sport’, la versione fornita dall’attuale allenatore avrebbe convinto gli inquirenti, che ora sono pronti a decretare l’archiviazione della sua posizione.
È la fine di un incubo per ‘Rino’ Gattuso, che Bazzani – confidenzialmente noto come il Civ – aveva detto di conoscere molto bene. Gattuso sarebbe entrato in contatto con Bazzani tramite l’amico in comune Pipieri: quest’ultimo, aveva un debito da 20 mila euro per una scommessa e secondo il Civ, la cifra poteva essergli stata data da Gattuso. Per l’ex bandiera rossonera, invece, Bazzani non era altro che “uno dei tanti che pressano per avere magliette in regalo. Mai saputo nulla e tantomeno di scommesse”. Contatti come ne esistono dunque a centinaia nel mondo pallonaro italico. Fatto sta che dopo aver subito una perquisizione ed essere stato sottoposto alla gogna mediatica, ora Gattuso è vicinissimo ad uscire pulito dal relativo filone del calcioscommesse. Almeno dal punto di vista della giustizia ordinaria, perché poi la palla passerà al procuratore federale Stefano Palazzi: il PM del calcio ascolterà presto Gattuso per valutare meglio la sua posizione. Per la giustizia sportiva, infatti, Gattuso potrebbe rischiare due anni di squalifica.











