La questione portieri per quanto riguarda la Nazionale e le sue spedizioni internazionali in genere non è mai troppo annosa. A meno che non si sia dentro uno di quei micro-periodi di grandi dualismi (recenti che ne valessero la pena vengono in mente soltanto Zenga-Tacconi e Peruzzi-Toldo soltanto per un certo periodo). Eppure anche Cesare Prandelli, in vista del mondiale prossimo venturo, si trova a fare scelte forti. Alle spalle di Buffon e Sirigu c’è una certa bagarre.

Il grande escluso sarà sicuramente De Sanctis della Roma, ritiratosi dalla nazionale, autore di una stagione di rilievo in difesa della porta della sorprendente Roma, apparentemente rinato dopo l’ultimo anno tra alti e bassi in quel di Napoli. Al suo posto il commissario tecnico pare abbia deciso di puntare (forse anche in prospettiva poi del biennio successivo) su Mattia Perin del Genoa.

Nessuna speranza nell’immediato invece per il rampante Scuffet, proprio nei giorni in cui perfino Consigli (attuale numero uno dell’Atalanta) si autocelebra dichiarando di aver meritato la Nazionale. In base a cosa non è ancora chiaro. Certo si tratta di un buon portiere che sta nell’ordinario del calcio, soprattutto rispetto ai parametri italiani che sono abbastanza esigenti nel ruolo, ma quel che è venuto negli ultimi 4 anni di carriera non è comunque l’evoluzione naturale che ci si poteva attendere per uno che è stato per tre anni titolare in azzurro con la maglia della selezione under-21.

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Cesare Prandelli Italia Mondiali Brasile 2014

ultimo aggiornamento: 29-04-2014


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