Era una partita considerata ad alto rischio incidenti per i fatti avvenuti a Tor di Quinto prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Roma-Juventus, partita inizialmente prevista per domenica alle 20.45, per motivi di sicurezza è stata anticipata alle 17.45. Non si sono registrati incidenti né prima e né dopo l’inizio della partita e non ci sono state le temutissime infiltrazioni di tifosi napoletani per vendicare Ciro Esposito che qualche ultras partenopeo aveva promesso.

Per la partita erano stati mobilitati circa 500 steward, mentre il dispiegamento di forze dell’ordine era enorme e toccava le duemila unità. Al match hanno assistito circa 60 mila persone, mentre i tifosi ospiti della Juventus presenti erano poco più di un migliaio. La Juventus, con un gol dell’ex romanista Osvaldo al’ultimo secondo, ha vinto un match caratterizzato da un predominio territoriale dei padroni di casa.

AS Roma v Juventus - Serie A

Durante il match la Curva Sud e la Nord, settori occupati dai tifosi giallorossi, hanno esposto due striscioni di vicinanza nei confronti di Daniele De Santis, detto “Gastone”, il presunto sparatore di Tor di Quinto. Uno recitava “Forza Daniele”, l’altro “Daje Daniele” accompagnati da slogan e cori contro i napoletani. A Porta Portese, in mattinata, sono comparse alcune scritte sui muri di via Rolli, tutte solidali con De Santis e una contro l’ispettore Raciti, ucciso secondo la Cassazione dal tifoso catanese Antonino Speziale: “Daniele libero” , “Roma difende Roma” e “10 100 1000 Raciti” , accompagnata da una croce celtica.

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ultimo aggiornamento: 11-05-2014


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