Il Brasile si prepara ai Mondiali casalinghi da favorita. Sperando di non incappare in una disavventura come quella del 1950. Il commissario tecnico Luiz Felipe Scolari ha convocato con largo anticipo i 23 che disputeranno la rassegna iridata. C’è molta Italia tra i verdeoro, con l’interista Hernanes e il romanista Maicon a fare da spina dorsale della squadra. Convocato pure il difensore del Napoli Henrique, mentre Kakà dovrà guardarsi le partite dei suoi compagni in televisione (o allo stadio).

Contrariamente a edizioni precedenti, il Brasile questa volta non si presenta con una difesa facile da superare. Basta citare la coppia centrale di difensori, composta da Thiago Silva e David Luiz (appena sbarcato a Parigi per 50 milioni di euro) per rendersene conto. Esclusi eccellenti i recenti finalisti della Champions League, Filipe Luis e Miranda. Ma è in attacco che i sudamericani vogliono fare la differenza e, naturalmente, si affidano a Neymar, che molti indicano come l’Uomo del Mondiale. Gli altri sono comprimari, da Fred a Hulk a Jo. Ma i dribbling dell’attaccante del Barcellona rischiano veramente di fare la differenza.

I verdeoro effettueranno due amichevoli pre-mondiali, domani contro Panama e il 6 giugno contro la Serbia. Entrambe le sfide saranno visibili su Sky Sport. Per ritrovare altre gare amichevoli disputate dai brasiliani bisogna andare indietro fino allo scorso 5 marzo, 5-0 contro il Sudafrica, a Johannesburg. Tripletta di Neymar e reti di Oscar e Fernandinho.

La storia del Brasile ai Mondiali

Il Brasile è chiamato Pentacampeon perché ha vinto cinque volte la Coppa del mondo Fifa. E’ la squadra, dunque, che ha vinto più volte la competizione. I verdeoro hanno vinto nel 1958, nel 1962, nel 1970 (in finale contro l’Italia di Valcareggi per 4-1), nel 1994 (ancora contro gli azzurri, di Arrigo Sacchi, ai rigori) e nel 2002 in Corea del Sud, con Ronaldo grande protagonista. Un altro record: il Brasile è l’unica nazionale ad aver giocato in tutte le edizioni dei Mondiali, dal 1930 a oggi.

Sono 72, in totale, i titoli internazionali conquistati dalla squadra che di sicuro è la più famosa in tutto il mondo. Ci sono, però, anche cocenti delusioni nella storia verdeoro. La più grande è quella del 1950, quando al Maracanà, i brasiliani persero il Mondiale in finale contro l’Uruguay di Ghiggia e Schiaffino. Una sconfitta che ancora oggi viene ricordata come O Maracanaço, perché al ko seguirono un numero elevatissimo di suicidi e furono decretati tre giorni di lutto nazionale. L’altra grande delusione è del 1982: il Brasile di Zico, Falcao e Socrates venne fatto fuori nei gironi dall’Italia di Bearzot.

Nella sua storia, la Nazionale carioca ha vinto per quattro volte pure la Confederations Cup (1995, 2005, 2009 e 2013). Ed è campione in carica, avendo trionfato l’estate passata in casa. Lo squadrone guidato da Scolari, insomma, vuole fare ancora una volta festa. E ha tutte le capacità di farcela, anche dall’altro della sua esperienza in competizioni di questo tipo.

La Confederations Cup 2013

Il Brasile era qualificato di diritto, in quanto padrone di casa, ai Mondiali 2014. Niente qualificazioni, dunque, ma amichevoli e la Confederations Cup conquistata l’anno scorso. Negli ultimi due anni, dunque, ci sono state prestigiosi esibizioni (contro Inghilterra e Italia, per esempio). Due soli i successi nel 2013, contro Bolivia (4-0) e Francia (3-0), prima della cavalcata in Confederations (3-0 al Giappone, 2-0 al Messico, 4-2 all’Italia, 2-1 all’Uruguay e 3-0 alla Spagna in finale). Fred ha vinto la Scarpa d’oro del torneo, con cinque gol realizzati.

Da allora, solo amichevoli. Sconfitta 1-0 in Svizzera, vittoria 6-0 con l’Australia e 3-1 con il Portogallo. Due a zero a Corea del Sud e Zambia, goleada 5-0 contro l’Honduras, di misura con il Cile (2-1), prima del 5-0 in Sudafrica, come già detto. Insomma, un solo ko a Berna e poi tanti successi che accreditano i verdeoro come la protagonista assoluta della competizione che inizia il 12 giugno.

L’allenatore: Luiz Felipe Scolari

L’allenatore del Brasile è Luiz Felipe Scolari, classe 1948. Ex calciatore brasiliano, dal 2002 ha la cittadinanza italiana in virtù dei suoi avi. Nel 2002 ha già conquistato il Mondiale, superando in finale la Germania. Due anni dopo, agli Europei 2004, ha guidato il Portogallo alla medaglia d’argento, nella finale persa con la Grecia. E’ stato anche allenatore di club, tra cui Palmeiras, Cruzeiro e Gremio in patria, il Chelsea in Europa (dal luglio 2008 al febbraio 2009). Ha due soprannomi: Felipão (Filippone) in Brasile e Portogallo e Big Phil in Inghilterra.

La carriera in panchina è iniziata nel 1982. I primi successi importanti sono arrivati cinque anni dopo, guidando il Gremio a vincere il Campionato Gaùcho e la Coppa del Brasile. Scolari ha avuto esperienze pure in Arabia Saudita a Kuwait, nel 1999 ha conquistato la Coppa Libertadores sulla panchina del Palmeiras. Assunto nel 2001 alla guida del Brasile, ha subito l’onta dell’eliminazione dalla Coppa America contro l’Honduras, per poi trionfare ai Mondiali in Corea e Giappone. Con il Portogallo, oltre al secondo posto europeo, c’è anche il quarto ai Mondiali 2006 in Germania.

Pessima l’esperienza al Chelsea, con l’esonero. Quindi l’esperienza in Uzbekistan, con il Bunyodkor, per 18 mesi. Nel 2010 di nuovo il Brasile, con il Palmeiras. Ma anche qui, il 14 settembre del 2012, arriva un esonero. Il 29 novembre succede a Menezes sulla panchina della Nazionale brasiliana. La seconda esperienza che potrebbe portare al Mondiale.

La rosa dei 23

Brasile

Portieri: Julio Cesar (Toronto), Jefferson (Botafogo), Victor (Atletico Mineiro).

Difensori: Alves (Barcellona), Dante (Bayern Monaco), Henrique (Napoli), David Luiz (Chelsea), Maicon (Roma), Marcelo (Real Madrid), Maxwell (Paris Saint Germain), Thiago Silva (Paris Saint Germain).

Centrocampisti: Fernandinho (Manchester City), Gustavo (Wolfsburg), Hernanes (Inter), Paulinho (Tottenham Hotspur) Oscar (Chelsea), Ramires (Chelsea), Willian (Chelsea).

Attaccanti: Neymar (Barcellona), Fred (Fluminense), Hulk (Zenit), Jo (Atletico Mineiro), Bernard (Shakhtar Donetsk).

Il Gruppo A e il calendario del Brasile

Il Brasile è stato inserito nel gruppo A ai Mondiali casalinghi. Non dovrebbero esserci grossi problemi per passare il turno, anche se potrebbe pesare la pressioni di fare bene e divertire fin da subito davanti ai tifosi di casa. Ci sono un’europea, la Croazia, il Messico e il Camerun. Nessuno di questi avversari ha mai vinto un Mondiale o è arrivato in finale.

Neymar e compagni sono i primi a scendere in campo, contro la Croazia a San Paolo. La seconda sfida sarà con il Messico, la chiusura con il Camerun quando i giochi potrebbero essere già fatti.

12 giugno ore 17:00 (22.00) – Itaquerao, Sao Paulo
Brasile – Croazia

17 giugno ore 16:00 (21:00) – Castelao, Fortaleza
Braslle-Messico

23 giugno ore 17:00 (22:00) – Estadio Nacional, Brasilia
Camerun-Brasile

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ultimo aggiornamento: 02-06-2014


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