Il nuovo corso della nazionale italiana targata Antonio Conte è iniziato con una secca vittoria contro la temibile Olanda. Meglio di così non ci si poteva augurare a pochi giorni dall’avvio delle qualificazioni agli Europei 2016. Gli azzurri sono attesi dalla trasferta di Oslo contro la Norvegia, un avversario che tra le mura amiche ha dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque. Massima concentrazione dunque, da parte di tutti, a partire da capitan Gigi Buffon, che oggi è stato il protagonista della conferenza stampa di Coverciano: “Contro l’Olanda è stata una bella prestazione e anche un po’ inaspettata. Siamo stati bravi”, ha esordito il portierone della nazionale e della Juventus.

Da capitano bianconero, Buffon ha dovuto ovviamente rispondere a diverse domande su Antonio Conte: l’attuale commissario tecnico della nazionale italiana, ha lasciato la Vecchia Signora in modo a dir poco brusco, al secondo giorno di ritiro pre-campionato. Un fulmine a ciel sereno per molti, per altri un divorzio annunciato. Fatto sta che ormai tutti gli attori in gioco hanno voltato pagina: la Juve si è affidata a Massimiliano Allegri, e Conte ha intrapreso una nuova avventura sulla panchina dell’Italia, che considera quel “top top club” di cui attendeva la chiamata.

“Se il mister ha scelto di lasciare la Juventus, vuol dire che si era reso conto che qualcosa era cambiato. Ora lo ritroveremo qua con ancora più forza perché ha la convinzione di fare qualcosa di straordinario. Se non crede in qualcosa al 100%, non la fa. Lui e Sacchi – osserva ancora Buffon – sono i più pignoli dal punto di vista tattico. E’ un loro credo”.

La vittoria contro l’Olanda potrebbe aver segnato uno spartiacque per il futuro del gruppo azzurro: Balotelli non è stato convocato e Zaza, il suo sostituto, ha fatto subito ben in coppia con Immobile:

“Zaza? Non mi sorprende, mi è sempre piaciuto tantissimo. Possiamo rovinarlo solo noi, tuteliamolo il più possibile. Balotelli? Non faccio ancora le convocazioni – risponde Buffon – , già hanno affibbiato a me la mancata convocazione di Cassano… Mario è un nostro compagno, decide l’allenatore e basta in base alle sue esigenze. Rossi? Ho grande sintonia con Beppe, gli ho mandato un sms dopo la non convocazione. Aveva il viso trasfigurato dopo la notizia. La sofferenza che ho visto in lui, l’ho notata in pochi e l’ho apprezzata tanto perché tiene molto a questa maglia. Però devo dire che nei momento in cui tutti abbiamo criticato Prandelli, questo è il momento di rivalutare le sue scelte. E’ giusto non scordarlo”.

Oggi, tutti i quotidiani sportivi hanno parlato della figura ingombrante di Lotito: “in qualità di consigliere federale posso stare al seguito della squadra”, ha ribadito oggi il patron della Lazio, ma pare che a qualcuno del gruppo azzurro non vada molto a genio che stia a bordo campo durante gli allenamenti e faccia praticamente da ombra a Carlo Tavecchio. C’è addirittura chi sostiene che Lotito sia il vero deus ex machina e che l’attuale presidente federale sia un testa di legno teleguidata dal numero uno laziale:

“Situazioni simili ne ho già viste in precedenza – ammette Buffon – e non mi davano alcun fastidio. Non vedo perché debba darmene adesso. La verità è che forse voi tutti ve ne siete accorti soltanto adesso”.

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ultimo aggiornamento: 06-09-2014


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