Queste sono questioni che riguardano l’allenatore. Da tifoso quando la situazione è brutta, cambieresti tutto. Ma io ho fatto anche il presidente e certe cose non le posso dire.

Ha risposto così, non nascondendo il sorriso, Massimo Moratti quando gli è stato chiesto di quali rinforzi avrebbe bisogno l’Inter per tornare ad alti livelli, non nascondendo dunque un pizzico di rassegnazione e scetticismo. L’ex presidente nerazzurro da New York ha suggerito di non pensare troppo a lungo termine e di provare a trovare continuità di risultati, a partire dal match di domenica contro la Lazio.

Qui si parla sempre della partita della svolta, ma l’importante è far punti e cercare di vincere il più possibile. Credo che il successo di oggi possa essere una buona base di partenza. Poi dipende dai giocatori: sono loro che devono trasformare le idee del tecnico in buoni risultati. Speriamo lo facciano anche domenica.

Interrogato sul fallimento di Walter Mazzarri (fu lui a sceglierlo al posto di Stramaccioni), Moratti ha ribadito la stima nei suoi confronti (“è un bravissimo allenatore, di grande qualità e lo conferma quel che sta succedendo a Napoli adesso”), quindi ha spiegato:

In certe occasioni non ci si riesce a incastrare bene con una società e poi sono accadute tante cose, come il cambio di proprietà. E questo gli ha sicuramente creato problemi. Una situazione che lo ha messo in difficoltà. E poi ci sta che, con l’Inter mi capitato più di una volta, ottimi tecnici non rendano come dovrebbero.

Infine sul rapporto con la nuova dirigenza, a partire da Thohir:

Io evito di esprimere opinioni. Penso che chi ha la responsabilità della gestione preferisca decidere senza essere messo in imbarazzo da chi la pensa in maniera differente. Mi sembra che ci sia grande educazione, cortesia e amicizia da parte del nuovo proprietario. Non posso lamentarmi di niente.

massimo moratti

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ultimo aggiornamento: 16-12-2014


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