“Non ho espresso nel modo giusto i miei pensieri”.
Carlos Dunga si scusa così dopo aver commesso una clamorosa gaffe nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Brasile-Paraguay, ultimo quarto di finale della Coppa America 2015. Aspramente criticato dalla stampa del suo Paese, il commissario tecnico verdeoro, ha respinto le male lingue con un paragone quantomeno fuoriluogo:

“Certe volte – sottolinea – mi sembra di essere un brasiliano discendente di africani, per quanto la gente si diverte a picchiarmi. Mi pare quasi che chi mi vede si dica: “Dai, colpiamolo”. Così, senza motivo. Quell’uomo non mi piace e allora lo colpisco”.

La panchina della Selecao è da sempre una delle più scomode al mondo: chi vi siede su, deve portare sempre risultati e bel gioco, poiché per tradizione i calciatori brasiliani sono sinonimo di calcio spettacolo. Dunga, pertanto, ha cercato di difendere il proprio operato e di fare scudo ai suoi calciatori alla vigilia di una partita delicata e nella quale è in palio la semifinale della rassegna continentale. Il paragone con gli africani, però, se lo poteva risparmiare, ma che sia stato protagonista di uno scivolone, lo ha capito dopo pochi istanti lui stesso:

“Chiedo perdono a tutti – ha scritto in un comunicato – quelli che possano essersi sentiti offesi dalle mie parole sui discendenti africani. Il modo in cui le ho espresse non riflette veramente le mie opinioni. Nel Brasile c’è soltanto una strada, ed è quella della vittoria. Questo è il prezzo da pagare. Ma per me è una gioia e un onore difendere questo Paese – conclude – Adesso, capitolo chiuso. Concentriamoci sul Paraguay”.

Questa sera Brasile-PAraguay scenderanno in campo in Cile alle 23.30 ore italiane.

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ultimo aggiornamento: 27-06-2015


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