A Coverciano gli azzurri continuano a lavorare in vista delle due partite dei playoff contro la Svezia. Oggi davanti ai giornalisti si è presentato Daniele De Rossi, uno dei tre ‘superstiti’ di Germania 2006 insieme a Gigi Buffon e Andrea Barzagli. Il capitano della Roma ha in testa solo la qualificazione a Russia 2018: “Con la Svezia servirà sangue freddo, ma anche sudore e sacrificio. Dobbiamo mettere in campo lucidità e tecnica. Il mio obiettivo è chiaro, unico: voglio assolutamente qualificarmi per il Mondiale, poi una volta arrivati in Russia ce la giocheremo fino in fondo. Bisognerà lasciare da parte i campanilismi, andare al Mondiale è di tutti. San Siro sarà esaurito per la gara di ritorno, ci sarà una grande cornice e dovrà esserci appartenenza e sostegno. Siamo forti, forse migliori della Svezia, ma c’è quel pizzico di paura che ormai nel calcio di oggi è quasi necessaria. Conta passare il turno, non importa come“.

De Rossi parlando della doppia sfida contro gli svedesi non si è nascosto ed ha ammesso che un’eliminazione rappresenterebbe “una macchia per la mia carriera“. Il centrocampista è stato poi interrogato sulla questione legata al modulo che sceglierà di adottare Ventura: “Se loro giocano con il 4-4-2 non stravolgeremo il nostro modo di affrontarli solo perché la sfida è importante. Devi giocare con le armi con cui cerchi di battere ogni altra squadra. L’esperienza conterà ma è una delle qualità che serviranno, come furore, rabbia, tecnica e organizzazione. Solo l’esperienza non serve. Spero che a nessuno di noi tremino le gambe. A me non tremarono in finale di Coppa del Mondo a 22 anni. Avere più esperienza non significa che devo avere il posto assicurato e che sono migliore di un altro“.

Secondo quanto racconta De Rossi a Coverciano il clima è sereno. Anche Ventura sta preparando questa sfida senza lasciarsi sopraffare dall’ansia: “Le convinzioni del ct saranno le stesse di sempre, non mi sembra che la stia preparando diversamente solo per l’importanza. La Svezia non è sconosciuta per noi e non è una squadra materasso: se il Mondiale è importante per me penso che lo sarà anche per loro che ne hanno giocati meno. Ma possiamo batterli, anche se ci sarà da soffrire. Noi dobbiamo andare al Mondiale“.

Infine De Rossi ha fatto il suo appello ai tifosi della Nazionale, invitandoli a sostenere con convinzione questo gruppo: “Bisogna stare vicini a questa Italia. Bisognerà fare il tifo e lasciare da parte i campanilismi. Andare al Mondiale è un successo di tutti gli italiani. Questo non è il momento per chiedere fiducia, dobbiamo conquistarcela. Al nostro interno abbiamo fiducia, ma essendo una doppia sfida fondamentale vogliamo che tutta l’Italia ci sia vicino“.

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ultimo aggiornamento: 08-11-2017


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