Il Milan campione d’Italia non viaggia ancora a pieno regime: da De Ketelaere e dai nuovi arrivi serve la spinta decisiva per il salto di qualità

La sconfitta contro il Napoli nel big match della settima giornata di Serie A ha lanciato qualche ombra sul percorso del Milan, sin qui intralciato da qualche buca disseminata qua e là. Tra campionato e Champions League non tutto è filato per il verso giusto, in termini di prestazione e risultato.

Anzitutto la difesa-saracinesca che confezionò lo Scudetto nella scorsa primavera sembra aver perso certezze. Qualche insolita sbavatura per Tomori, altalena di emozioni per Kalulu (clamoroso il tunnel con caduta beccato da Okafor a Salisburgo), mentre il rientro di Kjaer non ha fortificato il reparto.

Vero, però, che la partenza della diga Kessiè non è stata sostanzialmente colmata, perché il suo sostituto nella formazione tipo ancora non ha prodotto il salto di qualità. Perché è Charles De Ketelaere l’ago della bilancia di questo Milan.

L’innesto del trequartista belga al posto dell’ivoriano da un lato ha tolto fisicità e applicazione difensiva alla squadra, ma dall’altro non ha sin qui compensato in termini di gol, assist e produzione offensiva.

Uno switch che dovrà trasformarsi da negativo a positivo nelle prossime settimane, una volta che CDK si sarà adeguato al nostro campionato. Perché sul suo talento, già distillato comunque in alcuni flash da campione, non si può eccepire.

Non solo De Ketelaere, però, perché anche dagli altri nuovi arrivi Pioli si attende segnali di crescita. I primi sprazzi di Origi e Dest nebulosi, da Adli, Vranckx e Thiaw tracce flebili se non nulle. Il Milan ha bisogno anche di loro.

L’articolo Anche il Milan ha le su spine: De Ketelaere deve cambiare marcia proviene da Calcio News 24.

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ultimo aggiornamento: 21-09-2022


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