Carlos Dunga, commissario tecnico del Brasile, ha rilasciato un’intervista al programma “Esporte Espetacular” di TV Globo che sta facendo molto discutere. Senza fare nomi, il CT verdeoro dichiara di aver sempre fatto le proprie scelte in autonomia, salvo qualche eccezione: qualche procuratore, infatti, sarebbe arrivato addirittura a minacciare Dunga per non aver convocato i loro assistiti. Una storia vecchia in Brasile, che qualche anno fa portò addirittura ad uno scandalo: alcuni procuratori riuscivano ad ottenere convocazioni non meritate per alcuni calciatori che dovevano essere venduti a caro prezzo sul mercato europeo.

“Non ho mai ricevuto pressioni prima delle convocazioni – racconta Dunga – , ma abbiamo avuto qualche problema per non aver convocato alcuni giocatori e in qualche modo ho ricevuto minacce tramite messaggi. Per fortuna è stato soltanto un episodio: il problema è che i procuratori comandano il calcio. Fare le cose per bene serve a poco: si mettono insieme e remano contro di noi”.

Nessun nome da parte del CT del Brasile, anche se ora in Sudamerica sono in tanti a chiedersi chi possa essere il procuratore in oggetto e per quale calciatore abbia chiesto il favore con modi poco ortodossi. La rivelazione, comunque, conferma che in Brasile la pratica di raccomandare i calciatori alla nazionale non sia affatto passato di moda.

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ultimo aggiornamento: 07-12-2015


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