Il Genoa comunica di avere tra i propri tesserati 14 positivi al Covid-19. Si tratta di calciatori e componenti dello staff. La società ligure sottolinea di aver già attivato tutte le procedure previste dal protocollo vigente e di aver informato le autorità per le procedure correlate. L’indiscrezione circolava da qualche ora, ma ora c’è anche la conferma da parte della società di Enrico Preziosi. Non solo Perin e Schone, dunque, che hanno saltato la trasferta di Napoli, altri 12 tesserati sono risultati positivi al coronavirus.

A quanto si apprende dalla comunicazione del Genoa, le positività sono emerse dopo i test effettuati oggi, all’indomani della trasferta del San Paolo. La positività dei tesserati rossoblu, ora impone anche controlli a tappeto anche tra le fila del Napoli e impone alcuni interrogativi in vista del prossimo turno di Serie A. Fin qui si sono trattati i contagiati come “infortunati”, ma un caso di 14 tesserati positivi contemporaneamente non si era mai verificato. In attesa di capire se il virus si sia trasmesso in campo anche dalla sponda azzurra, è inevitabile chiedersi cosa succederà in vista del prossimo turno di Serie A.

Genoa-Torino: rossoblu in campo con i Primavera?

Il Genoa, atteso dalla sfida casalinga contro il Torino sabato 3 ottobre alle 18:00 sarà letteralmente decimato. Fin qui ci sono stati casi di squadre che hanno dovuto rinunciare anche a tre calciatori positivi contemporaneamente, ma a 10 assenti (sarebbe questo il numero dei giocatori genoani contagiati) è davvero difficile sopperire se non attraverso la formazione Primavera. Il protocollo, infatti, non si sofferma a conteggiare il numero di calciatori positivi e parla genericamente di isolamento per i positivi con gli altri compagni, previo doppio test, che possono continuare l’attività agonistica. Starà bene al Genoa presentarsi contro il Toro in formazione più che rimaneggiata? E cosa succederà se anche il Napoli avesse diversi contagiati a pochi giorni dal big match di Torino contro la Juventus?

Qualunque sia la decisione che si andrà a prendere, fa specie notare la differenza di “risposta” nei confronti delle notizie di questi giorni sui numerosi contagi nel calcio italiano, con quanto accaduto ad inizio marzo, quando al primo contagiato, non senza polemiche, si fermò tutto il calcio italiano.

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ultimo aggiornamento: 28-09-2020


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