Arriva l’ennesima sorpresa nel caso Parma, la partita di domenica con il Genoa che sembrava dovesse cominciare con 15 minuti di ritardo in segno di protesta non si giocherà. Lo ha annunciato il capitano dei ducali Alessandro Lucarelli all’uscita del centro sportivo di Collecchio, dopo la seduta di allenamento odierna. Il difensore ha spiegato che i calciatori, d’accordo con Assocalciatori da cui hanno il pieno supporto, hanno chiesto alla Figc il rinvio della partita. Rinvio e non sciopero per evitare di dare un vantaggio al Genoa e di falsare così il campionato, ovviamente tale richiesta deve essere accettata, se la federazione esprimerà parere negativo i gialloblu saranno costretti allo sciopero.

Lucarelli ha spiegato che la squadra a questo punto aspetta la riunione, tardiva, del prossimo 6 marzo quando la Lega discuterà della questione. Soltanto dopo quell’incontro decideranno le mosse successive. Alla decisione di oggi si è arrivati perché non sussistono le condizioni per preparare un incontro di calcio, dopo gli spogliatoi di Donadoni e del suo staff tecnico, oggi gli ufficiali giudiziari hanno caricato sui loro furgoni anche tutto il mobilio degli spogliatoi riservati ai calciatori. Una situazione che non vede una via d’uscita, con la Lega Serie A immobile, paralizzata dalle possibili cause che potrebbero arrivare dalle televisioni in caso di esclusione dei gialloblu dal torneo.

Un altro appuntamento importante di oggi è quello che riguarda il nuovo presidente Manenti, è atteso dal sindaco Pizzarotti che con un tweet ha fatto sapere che è l’ultima volta che si rende disponibile ad incontrare il nuovo proprietario del Parma. L’appuntamento in Comune è fissato per le 16:30, Lucarelli si augura che Manenti si presenti altrimenti ci si infilerebbe in una situazione senza via d’uscita. Donadoni, Gobbi e lo stesso Lucarelli sono stati ascoltati oggi in Procura come persone informate dei fatti nell’ambito dell’inchiesta che è stata aperta per far luce sulla disastrosa situazione economica della società.

Intanto il giocatore ha voluto commentare anche le parole rilasciate nelle scorse ore in un’intervista dal vecchio presidente Ghirardi che in qualche modo aveva provato a scaricare le responsabilità su altri. Lucarelli commenta secco che la società era gestita da lui e da Leonardi e loro sono i responsabili del debito da 80 milioni di euro, se non sono loro allora “potrei essere stato io” ironizza amaro il capitano gialloblu.

Restiamo in attesa di aggiornamenti per capire se la federazione accorderà il rinvio richiesto dai giocatori del Parma e soprattutto per scoprire se avverrà l’incontro tra Manenti e Pizzarotti.

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ultimo aggiornamento: 27-02-2015


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