L’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta parla per l’evento del 130 anni del Il Mattino. Queste le parole del dirigente.

Il dirigente dell’Inter, Beppe Marotta parla all’evento del festeggiamento dei 130 anni del Il Mattino. Queste le sue parole sul calcio di oggi: “Nel calcio la sostenibilità è fondamentale. I tifosi vogliono vincere, è chiaro, pur rischiando di fallire, ma il dirigente della gestione deve essere molto equilibrato, di conseguenza oggi la sostenibilità è un obbligo. Si deve anche capire che certi costi devono essere contenuti. Oggi abbiamo un costo del lavoro che ha dei limiti che sfiora il 70% del fatturato. Si devono ridurre i costi e poi valorizzare le risorse per incrementare il fatturato ma salvaguardando la competitività“.

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta

Sulle cessioni di Lukaku e Hakimi: “I giocatori venivano qui, come Maradona, e finivano la loro carriera qui. Oggi il nostro è un campionato di transizione, vedete Lukaku e Hakimi che sono arrivati da United e Real e poi al termine della stagione hanno chiesto di andare via. Improvvisamente abbiamo perso posizioni, mi chiedo: perché? Non siamo stati pronti al cambiamento, gli inglesi lo hanno capito partendo dal prodotto in termini di vendita, come per la vendita ai media. Noi in 20 anni abbiamo perso potere competitivo.

Aggiunge il dirigente: “Dal modello del mecenatismo siamo arrivati al modello di business, oggi il calcio è intrattenimento, noi in questo siamo mancati. Il gup va colmato. Se non si vince in campo non è solo per i soldi. L’Italia è una delle poche nazioni dove lo sport non è un fenomeno sociale, non c’è ministero dello sport, questa è una lacuna, lo sport nelle scuole non esiste. Non si va alla ricerca del talento, nessuno sa più identificarli. Non ci sono più istruttori e allenatori come una volta“.

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ultimo aggiornamento: 25-05-2022


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