L’asse tra centrocampo e attacco composto da Koopmeiners e Mario Pasalic: punti di riferimento per l’Atalanta
7 e 8, una semplice sequenza numerica che in casa Atalanta è una combinazione che produce sempre lo stesso risultato calcistico indipendentemente dalla matematica. L’impatto di Pasalic e Koopmeiners sulla trequarti è stato positivo e promettente, indipendentemente da quello che sarà il mercato (anche in attacco).
A “Super Mario” gli avranno anche tolto un 8 dietro la maglia, ma in compenso gli è stata data una fascia da capitano e un posto dietro le punte dettando i ritmi con facilità. Certo l’avversario era nettamente inferiore alla Dea, ma occorre comunque togliere un po’ di critiche in campo dopo l’ultima annata (al di là del rush finale positivo).
Poi arriva il metronomo olandese che nella ripresa è capace di costruire gioco pure ad occhi chiusi. Occorre mettere palloni interessanti al duo Lookman-Hojlund? Nessun problema, con la consapevolezza di piazzare la palla al giocatore giusto e al momento giusto. Due fondamenta necessarie aspettando le “nuove parti” della struttura.
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