La vince Paulo Fonseca, non ci sono dubbi. La mossa tattica del portoghese ha mandato letteralmente in tilt Ancelotti.
La vittoria di Madrid ha certamente la firma di Paulo Fonseca. Il tecnico rossonero ha senza dubbio marchiato a fuoco la sfida al grande Re Carlo con le sue scelte e le sue idee che, punteggio alla mano, gli hanno dato ampia ragione.
La mossa vincente però che “mandato in tilt” Ancelotti è molto fine, poco reclamizzata dai media, ma tremendamente efficace sul verde del Bernabeu. Ecco chi ha inciso sulla partita con una prestazione da incorniciare e, piccolo spoiler, non è né Leao, né Reijnders.
Un trionfo di portata storica
La vittoria del Milan a Madrid contro il Real ha una rilevanza senza dubbio storica. Nessuna squadra era mai riuscita infatti a segnare in più di un’occasione almeno tre reti al Bernabeu. Numeri e statistiche che celebrano il trionfo dei rossoneri dandone i giusti connotati dell’impresa. Un Milan monumentale, forte e incisivo in ogni reparto del campo, aggressivo e volitivo come mai forse visto prima, se non nel derby contro l’Inter. Tutto indicherebbero in Leao o Reijnders, in Pulisic e Morata il migliore in campo ma, nei fatti, emerge un altro rossonero in cima ai migliori della serata. Una splendida intuizione di Fonseca, occorre ricordarlo.
La mossa vincente di Fonseca
Musah ha giocato principalmente sulla fascia destra, dimostrando una notevole duttilità tattica. In fase di non possesso, contribuiva alla difesa milanista, trasformandosi in un vero e proprio terzino, mentre in possesso palla, il suo ruolo variava tra quello di esterno e mezzala. La sua capacità di adattarsi e di mantenere l’equilibrio in campo ha risaltato le sue doti di giocatore completo, indispensabile per le strategie di Fonseca. Secondo le analisi di Sofascore, Musah ha toccato 38 volte la palla, riuscendo a completare l’88% dei suoi passaggi e contribuendo significativamente alla fase offensiva con due passaggi chiave. Eccezionale anche la sua performance nei dribbling e nei contrasti, mostrando non solo abilità tecniche ma anche una forte presenza fisica. La sua capacità di limitare giocatori del calibro di Vinicius è stata cruciale per il successo della squadra. Intervistato dopo la partita, Musah ha condiviso la sua sorpresa per la titolarità e ha evidenziato l’importanza del lavoro di squadra nel neutralizzare minacce veloci come Vinicius. Ha inoltre espresso una preferenza per il ruolo di centrocampista box to box, pur rimanendo aperto a diverse posizioni in campo, a seconda delle necessità della squadra.
Il futuro di Musah e del Milan
La straordinaria performance di Musah contro il Real Madrid segna non solo un punto di svolta per la sua carriera al Milan, ma anche un presagio positivo per le future sfide dei rossoneri, sia in patria sia in Europa. La sua versatilità, abilità tattiche, e la recente dimostrazione di forza su uno dei palcoscenici più importanti del calcio mondiale, potrebbero fare di lui un pilastro per il Milan nei prossimi anni. Con la prossima partita contro il Cagliari e le successive sfide nazionali e internazionali, gli occhi saranno puntati su Musah e sulle sue prestazioni, nelle speranze di confermare questa notte magica come l’inizio di una nuova era per lui e per il suo club.
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