
Inzaghi tentato dall'Arabia, il tecnico ci pensa (Foto IG @simoneinzaghi__ - calcioblog.it)
Simone Inzaghi potrebbe lasciare l’Inter per volare in Arabia Saudita: le voci si fanno insistenti e il pressing degli sceicchi è reale.
Nel calcio di oggi, i confini sembrano ormai più formali che reali. Basta un’offerta giusta, un progetto ambizioso, qualche zero in più sull’assegno, e tutto può cambiare in fretta. E se fino a qualche anno fa l’idea che un top allenatore europeo potesse cedere al fascino dell’Arabia Saudita sembrava poco più di una suggestione estiva, adesso è una possibilità concreta, sempre più frequente.
Lo sanno bene i dirigenti dell’Inter, che da giorni devono fare i conti con le voci insistenti che vogliono Simone Inzaghi come prossimo grande nome a volare verso il campionato arabo. Proprio per queste ragioni ci si starebbe già muovendo, sul fronte panchina, per sostituire il tecnico.
Chi sostituirà Simone Inzaghi
Il tecnico piacentino, con la stagione ancora in corso alla guida dei nerazzurri, ha ancora un contratto solido e un progetto tecnico in crescita. Però, come spesso accade quando in gioco entrano certi capitali, la tentazione può diventare molto più che un’ipotesi. In Arabia Saudita stanno investendo cifre da capogiro per rendere il proprio campionato una sorta di nuova Mecca del calcio internazionale. Dopo aver attirato giocatori come Cristiano Ronaldo, Benzema e Mané, ora l’obiettivo è alzare il livello anche in panchina. E Inzaghi, per età, mentalità e risultati, rappresenta un profilo ideale.

Secondo quanto filtra dagli ambienti vicini al tecnico e ai club arabi, ci sarebbe stato più di un contatto, seppur ancora informale. Nulla di ufficiale, certo, ma abbastanza da mettere in agitazione l’Inter e costringerla a iniziare a guardarsi intorno. In caso di addio, infatti, si profila già un duello serrato per la panchina nerazzurra. I nomi che circolano non sono banali. Il primo è quello di Cesc Fabregas, che ha appena rifiutato la panchina del Bayer Leverkusen preferendo restare al Como. La sua idea di calcio piace, la sua visione moderna intriga, e il suo nome garantisce una certa risonanza internazionale.
Poi c’è Massimiliano Allegri, che dopo la burrascosa chiusura con la Juventus è ancora libero. Il tecnico livornese piace a Marotta, che lo conosce bene, ma è anche finito nel mirino del Napoli per il dopo Conte. Insomma, la concorrenza c’è ed è di alto livello. Ma prima di tutto bisognerà capire cosa vuole davvero Inzaghi. Perché se da una parte c’è il fascino di guidare una squadra protagonista in Champions e puntare a nuovi traguardi in Europa, dall’altra c’è la possibilità di cambiare vita, di abbracciare un progetto futuristico con enormi risorse e meno pressione.
Il punto, come spesso accade, sarà capire dove finisce il sogno e dove inizia la realtà. Inzaghi non ha mai nascosto la sua ambizione, ma è anche legato a Milano, a un gruppo che ha costruito con pazienza, e a un club che gli ha dato fiducia nei momenti complicati. Però i milioni arabi fanno gola, senza ombra di dubbio. E ora che le sirene si fanno più forti, la domanda non è più se ci sia stato un contatto, ma quanto tempo l’Inter abbia per blindare il suo allenatore prima che sia troppo tardi.