Dopo aver giocato contro il Torino, Ciro Immobile torna indisponibile per la gara di Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo, perché non ha ricevuto il via libera dall’Uefa, al pari di Strakosha e Lucas Leiva, dopo i tamponi effettuati ieri. Una discrepanza che ha fatto drizzare le antenne alla Procura della Figc, che dopo aver effettuato un sopralluogo nel centro di Formello, ha aperto un’inchiesta per valutare l’eventuale violazione dei protocolli da parte della Lazio.

Discrepanza tra tamponi italiani e Uefa: Lazio nei guai?

Gli ispettori federali vogliono vederci chiaro su quanto accaduto attorno alla Lazio negli ultimi sette giorni. Prima della partita con il Bruges, infatti, diversi giocatori sono stati fermati dall’Uefa per valori emersi dai tamponi che richiedevano l’isolamento degli stessi. A 48 ore dalla partita col Torino, però, non avevano fatto emergere positività. L’esito dei nuovi tamponi effettuati dall’Uefa, però, ha rifermato tesserati biancocelesti che non hanno giocato in Belgio ma sono scesi in campo all’Olimpico di Torino.

La Procura Figc apre un’inchiesta

Nei giorni scorsi gli ispettori federali si sono presentati presso il centro sportivo di Formello per effettuare delle verifiche e prelevare documenti sanitari. Oggi l’apertura del fascicolo che ha l’obiettivo, si legge nella comunicazione, di “accertare eventuali violazioni ai Protocolli sanitari finalizzati a contenere l’epidemia da Covid-19 approvati dalla Figc e validati dall’Autorità Governativa”. “Questa mattina – recita ancora la comunicazione ufficiale – sono stati richiesti ufficialmente alla Lazio i referti dei tamponi effettuati alla vigilia della gara in programma domani a San Pietroburgo con lo Zenit, valida per la terza giornata di Champions”.

La discrepanza riguarda nello specifico le posizioni di Immobile, Leiva e Strakosha, aggiunge la Procura Figc, “disponibili per le gare di campionato e fermati per presunte positività invece dalla Uefa”. Cosa rischia il club di Claudio Lotito? Si parte da un’ammenda alla penalizzazione in punti, ma nel caso in cui la violazione dei protocolli abbia causato nuovi contagi, potrebbe esserci addirittura la retrocessione in Serie B.

Il comunicato della Lazio

In tarda serata, la Lazio ha replicato alle notizie riportate dalla stampa attraverso la seguente nota ufficiale:

“In relazione alle notizie stampa apparse sui diversi organi di informazione, si comunica che la S.S. Lazio è in stretto contatto con le autorità statali e con le istituzioni sportive nazionali e internazionali con le quali dialoga da diversi giorni nel rispetto delle norme e dei protocolli applicabili.

I test svolti nella giornata di ieri per la competizione europea hanno confermato la positività di alcuni componenti del gruppo squadra che risultano essere già in isolamento.

Contestualmente la scrivente società, che continua a monitorare periodicamente i propri tesserati attraverso qualificati laboratori, ha rilevato possibili criticità in relazione ai risultati ottenuti dall’organizzazione europea e, in un clima di piena collaborazione e di tutela della salute dell’intero gruppo e della più ampia comunità, sta valutando le singole posizioni di alcuni tesserati.

Resta fermo che qualsiasi decisione sul tema sarà condivisa con l’UEFA anche per il tramite della FIGC.

In ogni caso si raccomanda la comunità sportiva alla massima cautela nella divulgazione di notizie prive di fondamento e riscontri che potrebbero ledere il diritto alla privacy e di immagine della scrivente società e dei propri tesserati”.

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ultimo aggiornamento: 03-11-2020


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