Le migliori frasi di Lele Adani del 2022, non nelle sue occasioni più controverse, ma la versione moderata e competente
Avvertenza doverosa, qui non troverete le polemiche nelle quali l’opinionista della Rai, nonché animatore della Bobo Tv, ha creato o nelle quali vi si è trovato in mezzo nel corso del 2022. E neanche estratti delle immaginifiche telecronache durante Qatar 2022, Messi che dribbla i cammelli, i ringraziamenti a Dio e agli dei del calcio, la lacrime argentine. Qui c’è l’Adani “moderato”, l’analista di calcio, che sulla pagina scritta approfondisce con calma e competenza. Perché tutto si può dire di lui, personaggio alquanto divisivo, ma non che non abbia il gusto e la capacità di raccontare il calcio.
1 – «Credo che il Napoli sia una squadra finalmente pronta per vincere, grazie al lavoro di Spalletti. Tra Cagliari e Roma, il Napoli è riuscito a portare a casa tre punti in più di quanto forse avrebbe meritato. Ora ha la supersfida con il Milan: vincesse, avrebbe una spinta pazzesca» (marzo 2022, il Napoli perse e diede di fatto addio allo scudetto)
2 – «Paulo Dybala è un giocatore straordinario, un talento a cui devi concedere la possibilità di sbagliare. Anzi, devi permettergli di poter sbagliare tante volte nella stessa partita, deve essere libero di cercare sempre la giocata più difficile perché è nelle sue corde e perché tanto ne basta una fatta bene per vincere la partita. Quindi più fiducia sente addosso e più si sente libero di poter inventare. E inventando, può incidere in maniere decisiva» (aprile 2022)
3 – «Milan: perché scegliere tra De Ketelaere e Zaniolo? Insieme sarebbero perfetti» (giugno 2022)
4 – «Lukaku ha lasciato l’Inter in doppia cifra di gol ma anche di assist. Da sempre sa lavorare per gli altri. Ora che è tornato credo non voglia riprendersi subito la centralità, tanto questa gli arriverà. Se la vuole riprendere con l’altruismo. É l’atteggiamento giusto» (agosto 2022)
5 – «Credo che un calciatore, all’interno di un percorso umano non ancora completo per la giovane età, debba convivere da un lato con l’idolatria e dall’altro con l’invidia e la cattiveria. E a volte fatica a reggere questa pressione. Il potere dell’invidia è forse il male più grande che c’è» (ottobre 2022)
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