Roberto Mancini non le manda a dire al ministro della Salute, Roberto Speranza. Le polemiche post Juventus-Napoli non si placano ancora, ma di sicuro il ct della nazionale italiana non ci sta a sentir parlare del calcio come l’ultimo problema del Paese. Stiamo parlando del primo sport nazionale, ma anche di un’industria che non coinvolge solo i calciatori, bensì tantissimi lavoratori di altri comparti. Per il ministro, l’Italia ha altre priorità, ma Mancini non ci sta: “Bisogna pensare quando si parla, ogni tanto – la replica stizzita del commissario tecnico – Per tutti gli italiani lo sport è un diritto, come la scuola. Non è una cosa data così, abbiamo diritto a tutto questo. È una priorità importante, lo sport in Italia è praticato da milioni di italiani, a tutti i livelli”.

Mancini: “Protocollo? Tutti giocano con calciatori in tribuna”

Senza entrare nel merito della diatriba di questi giorni per quanto accaduto a Napoli, il commissario tecnico azzurro lascia intendere quale sia la sua posizione: “Ho le mie idee. In tutta Europa ci sono giocatori in tribuna ed è giusto così. Per il resto non ne parlo”. Insomma, il calcio ai tempi della pandemia è ripreso ovunque con le stesse regole, a tutte le squadre d’Europa mancano dei calciatori importanti. O si va avanti così o si ferma tutto.

Ovviamente, l’attenzione di Roberto Mancini ora è tutta per la partita contro la Polonia di Nations League. “Non possiamo commettere errori in questa partita. Abbiamo recuperato 8-9 posizioni (nel ranking, ndr) e vorremmo recuperarne altre prima del sorteggio per le qualificazioni Mondiali. Domani ci aspettiamo un avversario chiuso, come ci è già capitato in altre occasioni. Non dovremo avere fretta. Formazione? Sarà diversa dalle ultime, ci sarà modo di impiegare ragazzi che finora hanno avuto meno spazio”.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 06-10-2020


Nuove regole Fifa: i club potranno negare i giocatori alle nazionali

Polonia-Italia: probabili formazioni e dove vederla in TV