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Milan caos: ritiro punitivo, Berlusconi voleva la testa di Inzaghi
Dopo la sconfitta rimediata ad Udine, il Milan va in ritiro punitivo per decisione del tecnico Filippo Inzaghi, ma lo stesso allenatore ieri se l’è vista molto brutta. Fosse dipeso da Silvio Berlusconi, infatti, l’allenatore oggi non sarebbe più sulla panchina dei rossoneri. In una sola partita, la squadra di Inzaghi ha denotato diversi passi indietro rispetto alle ultime uscite, quando sia dal punto di vista del gioco, sia da quello dei risultati, si era intravisto qualcosa di positivo, tanto che l’ad Galliani aveva parlato di possibile conferma per il tecnico.
Nel post-partita Inzaghi si è preso le sue responsabilità, ma ha anche accusato duramente la squadra, che rimarrà in ritiro punitivo a Milanello fino alla prossima gara contro il Genoa, in programma mercoledì prossimo a San Siro (turno infrasettimanale). Secondo quanto riferisce ‘Sportmediaset’, il tecnico avrebbe redarguito pesantemente i suoi anche sul pullman di ritorno dalla trasferta di Udine e qualche elemento della rosa non avrebbe gradito ribellandosi.
La rivoluzione non può più aspettare, dunque: Inzaghi non sarà più l’allenatore del Milan la prossima stagione, secondo indiscrezioni riportate ieri sera durante la trasmissione Rai ‘Sabato Sprint’, il prossimo allenatore dei rossoneri potrebbe essere Fabio Cannavaro, con Marcello Lippi direttore tecnico e Rino Gattuso con un ruolo da definire (team manager?), Paolo Maldini ricoprirebbe il ruolo di direttore sportivo.