Nonostante le cinque vittorie consecutive (sei i risultati utili dall’ultima sconfitta), Clarence Seedorf non può dormire sonni tranquilli. Che l’olandese sia anche un po’ nervoso, lo si è capito sin da subito ieri in conferenza stampa, quando a precisa domanda sul patron Silvio Berlusconi, Seedorf ha replicato stizzito: “Oggi ho voglia di parlare d’altro”. L’allenatore e il presidente, pare non si sentano ormai da diverse settimane: l’ultimo contatto telefonico risalirebbe alla vigilia di Lazio – Milan e chi conosce il patron rossonero, sa che con i suoi allenatori si è sempre fatto sentire, e molto, ogni settimana. Qualcosa tra i due si è rotto e ormai sono in troppi a pronosticare un divorzio a giugno.

Arrivato a Milano come il ‘salvatore della patria’, Seedorf ha fatto chiaramente intendere di voler cambiare tutto e subito, minando alcuni equilibri all’interno dello spogliatoio e della società. Alcune confidenze dell’olandese, addirittura, hanno ferito nell’orgoglio giocatori e proprietà, che ora non è più vicina al tecnico come nelle prime settimane del rapporto. Poi c’è stato addirittura il caso Montolivo a pochi minuti da Milan – Catania: Seedorf voleva lasciarlo in panchina, ma dalla società qualcuno ha imposto la presenza in campo dell’ex Fiorentina, delegittimando di fatto l’allenatore. Insomma, il Milan arriva alla delicata sfida contro la Roma con l’allenatore che non sembra avere la fiducia della società. Eppure nelle ultime settimane la squadra si è ripresa e potrebbe addirittura agguantare un’insperata qualificazione in Europa League.

Il momento, dunque, è delicatissimo: c’è la possibilità di salvare una stagione disastrosa dal punto di vista sportivo ed economico, ma se tutti non remano dalla stessa parte, sarà difficile beffare il Parma che ha un calendario più agevole dei rossoneri e che anche se si arrivasse a pari punti, avrebbe gli scontri diretti a proprio vantaggio. Seedorf contro i giallorossi se la giocherà a viso aperto, consapevole ormai che il suo futuro non dipenda più tanto dai risultati: se neanche dopo cinque vittorie consecutive è arrivato un complimento dal presidente, la salita è più ripida del previsto. Secondo la ‘Gazzetta dello Sport’, nonostante l’olandese abbia un contratto fino al giugno del 2016, in casa Milan sta prendendo sempre più piede il cambio di tecnico a favore della soluzione interna rappresentata da Filippo Inzaghi, attuale tecnico della Primavera. Soluzione, questa, che stravolgerebbe i piani del club milanese: si punterebbe di più sui giovani con una programmazione pluriennale che dovrà riportare il Milan ai fasti di un tempo senza grandi esborsi di denaro.

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ultimo aggiornamento: 25-04-2014


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