Analisi della sconfitta contro l’Udinese per 3-1 e dei problemi difensivi della squadra rossonera del Milan.

Il Milan ha concluso il mese di marzo con una prestazione deludente, riuscendo a ottenere solo un punto in tre partite. Tuttavia, i rossoneri possono contare sulla pausa internazionale per recuperare le energie e concentrarsi sui prossimi impegni, che includono una sfida tripla con il Napoli in Serie A e in Champions League. Contro l’Udinese, il Milan di Pioli ha subito una sconfitta senza giustificazioni, nonostante le assenze di due giocatori importanti come Theo Hernandez e Giroud, che si sono uniti alla nazionale francese.

Nel corso della partita, l’Udinese ha iniziato con un pressing aggressivo che ha fatto vacillare i rossoneri, portando la squadra di Sottil in vantaggio per 2-1 alla fine del primo tempo. Nel tentativo di raddrizzare la situazione, Mister Pioli ha cambiato la tattica, passando al “vecchio” 4-2-3-1 con Kalulu come terzino, Saelemaekers più avanti e Leao a sinistra. Tuttavia, questo cambiamento non ha prodotto grandi risultati, con il Milan che ha continuato a essere inefficace in attacco.

La sconfitta contro l’Udinese ha evidenziato le difficoltà della difesa rossonera, che ha subito sei gol nelle ultime tre partite contro Fiorentina, Salernitana e Udinese, dopo aver risolto il problema della vulnerabilità difensiva con il passaggio alla difesa a tre successivamente ai 19 gol subiti in otto partite di gennaio. Questo risultato rappresenta un passo indietro per il Milan, che dovrà lavorare sodo per ritrovare la solidità difensiva che gli ha permesso di essere competitivo in passato.

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ultimo aggiornamento: 19-03-2023


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