Mondiali Brasile 104, Italia-Inghilterra. Non c’è Gigi Buffon in conferenza stampa, ma solo il CT Cesare Prandelli. Il capitano si è sottoposto ad alcune cure in seguito all’infortunio alla caviglia rimediato durante la rifinitura sul terreno di gioco di Manaus. Lo staff medico azzurro è ottimista sul recupero di Buffon, ma nel caso in cui non ce la facesse, è pronto Sirigu, che nel pre-Mondiale si è molto ben comportato. Proprio sugli infortuni, nel corso della conferenza stampa, il commissario tecnico italiano fa la prima battuta:

“Buffon si è procurato una leggera distorsione alla caviglia. Chiedere a qualcuno di benedirci? Forse servirebbe”.

Dopo il grave infortunio a Montolivo, quello di De Sciglio, che salterà l’Inghilterra ma dovrebbe essere disponibile con la Costa Rica, ora Buffon. Agli azzurri servirebbe anche un po’ di fortuna. Al di là della sorte, Prandelli è comunque ottimista: l’Italia solitamente si esalta di fronte ad avversari blasonati.

“Puntiamo al dominio a centrocampo. La nostra arma in più – continua il cittì – sarà essere squadra”.

Sempre che il terreno di gioco lo permetta: dato in pessime condizioni, il campo dell’Arena Amazonia è stato sistemato alla meno peggio e l’erbetta ingiallita è stata verniciata di verde. Durante la rifinitura, comunque, nessuno degli azzurri si è lamentato del terreno di gioco, e Prandelli ha confermato in conferenza stampa che si aspettavano di peggio:

“Ci avevano parlato di un campo in cattive condizioni, l’abbiamo trovato non eccezionale ma comunque buono”.

Ovviamente, il ct non si sbilancia sulla formazione: l’unico dubbio, a parte le condizioni di Buffon, pare sia in difesa, dove Prandelli deve decidere se schierare Chiellini al centro con Barzagli, nel caso gli esterni sarebbero Darmian e Abate, oppure sulla sinistra, promuovendo Paletta nel ruolo di centrale.

Conferma sulle buone condizioni del campo, giungono anche dalla conferenza stampa inglese: il CT Roy Hodgson e capitan Steven Gerrard hanno risposto alle domande dei giornalisti:

“Il campo? Siamo andati a vederlo io e Steven, non ci sono motivi di preoccupazioni particolari, giocheremo bene – evidenzia Hodgoson – , l’erba è corta e sarà possibile giocare un buon calcio”.

Roy Hodgson è una vecchia conoscenza del calcio italiano, dove ha allenato tanti anni fa l’Inter, seppur con poca fortuna. Inoltre, da quella esperienza, Hodgson si è portato dietro la nomea di allenatore molto difensivista:

“Sono passati 13 anni, è cambiato tutto – replica – , sarebbe molto sciocco basare le mie idee sul fatto che ho lavorato lì. Se credo che l’Inghilterra possa vincere? Siamo qui per provare a vincere. La strategia dell’Italia? Posso dire che sin dal sorteggio abbiamo studiato le caratteristiche dell’Italia, sappiamo come ama giocare e ciascun giocatore che caratteristiche ha. Abbiamo lavorato per non esporre le nostre debolezze ma naturalmente l’Italia ha ottimi giocatori e cercheremo di fare del nostro meglio”.

A Manaus il commissario tecnico dell’Inghilterra non è stato accolto benissimo, soprattutto per le dichiarazioni di fuoco dello scorso mese di dicembre, quando sostenne che non si dovesse giocare al centro dell’Amazzonia per varie questioni ambientali. In conferenza stampa, Hodgson ha provato a chiarire:

“A dicembre quando hanno fatto il sorteggio ho parlato di Manaus ma quando sono arrivato qui ho spiegato che non ho mai detto di non voler giocare qui. Noi vogliamo il Mondiale e giochiamo dove ci dicono di giocare. Ci hanno accolto con un’ospitalità incredibile e non credo ai miei occhi: i brasiliani sono entusiasti con noi. Se c’è stato qualche equivoco – conclude – credo che ora l’abbiamo chiarito”.

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