
banner ultras amsterdam, away fans, supporters, flag, flags, banner, banners during the Dutch Eredivisie match between AZ Alkmaar and Ajax Amsterdam at AFAS stadium on March 17, 2019 in Alkmaar, The Netherlands(Photo by VI Images via Getty Images)
Il calcio ripartirà a settembre in Olanda con gli stadi aperti al pubblico ma con alcune, inevitabili, restrizioni per i tifosi.
Il primo ministro olandese Mark Rutte, nel dare l’importante annuncio, ha spiegato: “La capienza sarà ridotta a un terzo e non si potrà cantare perché in contesti del genere la trasmissione del virus è veloce”. In compenso i tifosi potranno portarsi dietro cornette per fare rumore e sostenere i loro colori.
Con l’avvio del prossimo campionato di Eredivisie, la massima serie olandese, che dovrebbe iniziare il 12 settembre, gli stadi torneranno dunque a essere a porte aperte, seppur con la capienza ridotta in modo da assicurare il distanziamento sociale.
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Il primo ministro ha però avvertito: “Se negli stadi si canta, allora è semplice: poi si richiudono”. I tifosi riusciranno a essere così disciplinati? “Se urli o canti rumorosamente, le possibilità di diffusione del virus sono molto alte” ha aggiunto Rutte.
Questa è l’unica soluzione che insieme alla capienza ridotta, a detta del premier, può far ripartire la macchina: “So che sembra terribile, ma tutte le ricerche dimostrano che in situazioni come questa il virus si trasmette rapidamente”.
L’Eredivisie era stato il primo campionato a chiudere i battenti in Europa, ora è il primo a decidere la riapertura per la nuova stagione 2020/2021. Covid-19 permettendo. Nel Paese, dall’inizio epidemia, sono stati comunicati ad oggi oltre 50.000 contagi, con più di 6.100 decessi di pazienti positivi segnalati dalle autorità.